• Un 73enne denunciato a Trapani.
  • Una ottantina di animali erano chiusi in una stalla tra escrementi e abbandonati senza cibo.

Nella giornata di ieri, venerdì 27 agosto, i Carabinieri della Stazione di Trapani Borgo Annunziata hanno denunciato un anziano 73enne trapanese per i reati di maltrattamento e abbandono di animali.

La stalla abbandonata tra gli escrementi

A seguito di un controllo, effettuato unitamente al servizio veterinario dell’A.S.P. di Trapani e della Locale Polizia Municipale, sorprendevano l’uomo nella detenzione di n. 5 equini, n. 6 ovini, n. 15 papere, n. 45 conigli, n. 10 galline e n. 1 cane, di media taglia, detenuti in precarie condizioni infrastrutturali ed igienico sanitarie.

Animali maltrattati e senza cibo

Gli animali risultavano praticamente abbandonati a loro stessi, costretti a trovare ogni giorno qualcosa da poter mangiare, vivendo in mezzo ai loro stessi escrementi.

Area posta sotto sequestro

Il sito e gli animali sono stati sottoposti a sequestro con affidamento giudiziale allo stesso.


A Caltanissetta mancano microchip, esposto del Wwf

L’Asp di Caltanissetta da 2 mesi avrebbe esaurito tutti i microchip utilizzati per identificare i cani da registrare all’anagrafe e per questo il servizio è stato sospeso. A denunciarlo nei giorni scorsi il Wwf Sicilia centrale, al quale continuano a pervenire numerose e ripetute lamentele e segnalazioni in ordine al disservizio determinato dall’assenza di transponder per l’identificazione degli animali d’affezione (microchip).

“La stessa situazione – si legge nella nota del Wwf – si verificherebbe anche nei canili privati attivi nel Comune di Caltanissetta per cui, allo stato, ai randagi accalappiati in entrata in tali strutture non verrebbe inoculato il microchip omettendo, così la prescritta identificazione di ciascun animale; per tale motivo, inoltre, anche le cessioni e le adozioni di cani provenienti dai canili sarebbero state sospese”.

Il presidente di Wwf Sicilia Centrale, Ennio Bonfanti, ha presentato un esposto urgente alla direzione generale dell’Asp di Caltanissetta ed al Dipartimento regionale delle attività sanitarie per denunciare ”il perdurare di tale grave ed ormai insostenibile situazione”.

 

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