Oltre 500 firme in circa tre ore sono state raccolte, stamani, durante un presidio che il comitato orgoglio castelvetranese ha tenuto nel piazzale antistante l’ospedale “Vittorio Emanuele II” di Castelvetrano.
Obiettivo della petizione è quello di salvare la struttura sanitaria dall’annunciato declassamento con il quale vi
verrebbero tagliati 44 posti letto e vari reparti e cambiarvi nome in ospedale Valle del Belice. A sostegno della petizione, tra gli altri, hanno firmato il sindaco di Partanna, Nicola Catania, l’ex senatore di Santa Ninfa, Vito Bellafiore e l’arciprete don Giuseppe Undari.
Già nei giorni scorsi, durante una riunione del comitato, Nicola Catania e i suoi colleghi di Poggioreale, Mimmo Cangelosi e di Campobello di Mazara, Giuseppe Castiglione e il presidente del Consiglio comunale di Santa Ninfa, Carlo Ferreri, si sono impegnati a chiedere al presidente della Regione Nello Musumeci la convocazione di una conferenza di servizio per domandare una revisione della rete ospedaliera che non preveda alcun ridimensionamento per il “Vittorio Emanuele II”, l’unico ospedale della provincia di Trapani per il quale è stato previsto il declassamento e contro il quale si sono schierati vari movimenti politici, associazioni e la locale Camera del lavoro Cgil.
Altre raccolte di firme saranno effettuate nei Comuni limitrofi dal comitato che nei giorni scorsi ha anche inviato una lettera al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e a papa Francesco per “illustrare loro le diverse problematiche che investono la città di Castelvetrano e chiedergli un autorevole intervento istituzionale volto a svegliare le coscienze”.
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