Le famiglie dei 18 marittimi di Mazara del Vallo sequestrati in Libia lo scorso 1 settembre attendono ancora di poter riabbracciare i loro cari.

Innumerevoli, da ogni parte, gli appelli al mondo politico ed istituzionale per il loro rilascio.

Enzo Maiorana, presidente di Ides Identità Siciliana, un movimento autonomista, ha deciso di scrivere una lettera al Capo dello Stato, inviata per conoscenza anche al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, al Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, al Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.

Ecco il testo della lettera:

“Sig.Presidente,

Lo apprezziamo perché, pur nella Sua pacatezza, rappresenta un punto di riferimento molto autorevole.

I Suoi “consigli” hanno sempre rappresentato un monito alla politica nazionale e rappresenta la speranza istituzionale di una parte di popolazione italiana emarginata.

I Siciliani da sempre siamo stati traditi e privati dei diritti di cittadinanza non solo dai vari Governi nazionali ma anche, se non prevalentemente, dai politici siciliani.

Siamo stati scippati degli stessi diritti costituzionali, quale è lo Statuto di Autonomia Siciliana che non è mai stato integralmente attuato, specialmente nei suoi articoli finanziari, con grave danno economico.

I Siciliani ed i Meridionali abbiamo subito la iniqua legge 42 del 2009, voluta dalla Lega Nord che ha reso legale una ingiustizia con il mettere alla base della divisione delle risorse pubbliche alle Regioni non la percentuale della popolazione ma la “spesa storica”, così da rendere più ricche le Regioni ricche (Nord) e più povere le Regioni già povere (Sicilia e Sud).

Ma non potevamo pensare che il Governo mostrasse disinteresse anche verso la stessa libertà dei Siciliani.

Da oltre 100 giorni, 18 pescatori siciliani sono stati sequestrati dalle milizie del generale libico Haftar, tra l’altro in modo illegittimo, avendo unilateralmente stabilito, in dispregio delle norme internazionali, che il mare libico arrivasse a 72 miglia dalla costa.

I siciliani non capiamo perché dal Governo giallo – verde sia stata tolta la “protezione ” che la Marina Militare attuava nei confronti dei pescherecci siciliani.

Non solo, ma ancora meno capiamo la scelta che voleva fare la Marina Militare, avvertita dai pescherecci, di inviare un elicottero che avrebbe fatto desistere i libici, ma che è stata in qualche modo fermata.

Tutto ciò ci fa ritenere che l’interesse verso l’incolumità dei siciliani sia stato sacrificato a favore di altri interessi.

Un peschereccio turco, come Lei sa, sequestrato assieme all’equipaggio è stato liberato dopo poche settimane.

Il ministro Di Maio fa il diplomatico ed afferma addirittura che i pescherecci siciliani si trovavano nelle acque libiche, il che non risulta a verità, ma che serve solo a dimostrare l’estrema debolezza dello Stato Italiano.

Sig.Presidente, è in giuoco la Dignità degli Italiani o forse i Siciliani non ne fanno parte?

Di certo per Lei non è così ma per il Governo qualche dubbio lo abbiamo.

Desideriamo sottolineare il comportamento del Presidente della Regione Siciliana che si è limitato solo a deboli iniziative e appelli formali, questo perché siamo solo siciliani, se fossimo lombardi penso che l’On.Musumeci si sarebbe impegnato molto.

Sig.Presidente ci aiuti a far tornare i pescatori siciliani all’affetto delle loro famiglie.

Certi di un Suo interessamento, Le facciamo gli auguri di Buon Natale”.

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