Nuovo capitolo per i lavori di riqualificazione del porto di Marinella di Selinunte, nel trapanese, fermi da alcune settimane. L’assessorato regionale alle Infrastrutture ha acquisito le analisi sulla posidonia e sui fanghi che erano state richieste dall’Arpa. Ora, sulla scorta della perizia di variante predisposta dagli uffici regionali, sarà firmato l’atto di sottomissione con l’impresa Cedit srl di Agrigento che effettuerà gli ulteriori lavori per liberare il porto dalla posidonia.

Le proteste dei mesi scorsi

L’azienda agrigentina sta effettuando i lavori di rifacimento della banchina e di smaltimento di una parte della posidonia presente all’interno del porto. Nei mesi scorsi furono proprio i pescatori della borgata a protestare per le loro imbarcazioni bloccate all’interno del porto per il mancato dragaggio. Dopo una settimana di presidio davanti l’ingresso del porto, i pescatori furono ricevuti a palazzo d’Orleans dal presidente Nello Musumeci. Poi il capo della giunta regionale è venuto a Selinunte prendendo impegni per la risoluzione del problema.

Il progetto esecutivo

Come preannunciato qualche giorno fa sarà l’ufficio speciale di progettazione della Regione a realizzare il progetto esecutivo del nuovo porto a Marinella di Selinunte. Lo ha deciso il governo Musumeci nel corso di una seduta di giunta, su proposta dello stesso governatore, per mantenere fede all’impegno assunto a marzo scorso, nel corso di un sopralluogo al porticciolo di Marinella in cui sono in corso i lavori per il dragaggio dei fondali. In quell’occasione il presidente Musumeci aveva denunciato lo stato di abbandono del litorale del borgo e raccolto le proteste dei pescatori e degli operatori turistici locali che da decenni lamentano la carenza di adeguate infrastrutture marittime.

Musumeci: “Primo passo per la realizzazione di importante infrastruttura”

“Muoviamo il primo passo verso la realizzazione di questa importante infrastruttura – aveva detto il presidente Musumeci – che ci consentirà non soltanto di valorizzare il comparto turistico, a due passi da uno dei più importanti parchi archeologici del Mediterraneo, che attira migliaia di visitatori grazie alle bellezze del luogo, ma anche di rilanciare un settore strategico come quello ittico che rappresenta un’occasione di sviluppo economico per tutto il territorio”.

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