L’amministrazione comunale di Petrosino, in provincia di Trapani, ha adottato un nuovo provvedimento contro la lotta all’abbandono dei rifiuti in strada: attraverso una delibera, la giunta Anastasi, ha stabilito il sequestro cautelare, da parte della polizia municipale, dei veicoli impiegati per “commettere la violazione” e la successiva confisca a chi non pagherà la sanzione.
“L’abbandono indiscriminato dei rifiuti rappresenta un’emergenza da contrastare e debellare in maniera efficace e definitiva. Non è più possibile tollerare la continua presenza di spazzatura in strada o la nascita di micro discariche che vanificano gli sforzi che stiamo facendo per la pulizia e il decoro del nostro territorio”, spiega il sindaco Giacomo Anastasi.
Prosegue Anastasi: “Consapevoli che le multe sono ormai un deterrente insufficiente a frenare il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti, perché non idonee a raggiungere le loro finalità di prevenzione, repressione e rieducazione del cittadino, abbiamo deciso di adottare misure più ‘convincenti’ contro chi si ostina a sporcare la nostra città: chi viene beccato a lasciare immondizia in qualsiasi angolo del territorio, mettendo a repentaglio la salute dell’ambiente e dei cittadini, se non paga la multa, rischia la confisca della propria auto, o del proprio motoveicolo, che sarà alienato, assegnato o devoluto a soggetti pubblici, secondo la normativa vigente”.
Sempre in tema di lotta agli sporcaccioni, prosegue l’impegno di Anas nel contrasto all’abbandono illecito di rifiuti lungo le autostrade e le strade statali siciliane di competenza. Il sistema di fototrappole e di videosorveglianza, già proficuamente attivato sulle pertinenze autostradali, è stato adesso attivato sulle strade statali ricadenti nelle province di Palermo, Agrigento, Enna, Caltanissetta e Trapani, ed è volto all’individuazione dei trasgressori, noncuranti dei danni all’ambiente e del decoro del territorio nelle aree e pertinenze delle strade statali.
A valle delle operazioni di rimozione dei rifiuti eseguite dai Comuni di Enna, Trappeto, Favara, Montallegro e Siculiana, si è quindi provveduto all’installazione di 30 sistemi mobili di videosorveglianza, a gestione Anas, per arginare un fenomeno che si manifesta purtroppo anche a ridosso degli interventi di pulizia. I trasgressori individuati saranno sanzionati come previsto dal codice della strada, addebitando anche i costi sostenuti per la rimozione e lo smaltimento dei rifiuti abbandonati e i costi provenienti da eventuali danni al patrimonio stradale.
Le statali su cui sono già attive le fototrappole sono la 113, 115, 117bis, 122, 187, 560 e 640 mentre, a valle dei già programmati interventi di pulizia, saranno installate sulle statali 123, 410 e 410dir, 188, 189 e 190. Quello delle fototrappole affianca il sistema di videosorveglianza già esistente che ha finora consentito di elevare oltre 150 sanzioni. “L’impegno di Anas – si legge in una nota dell’ente statale – proseguirà con il progressivo ampliamento del sistema di videosorveglianza su un numero sempre maggiore di piazzole e aree di sosta della rete stradale e autostradale di propria competenza”.
Istruire i bambini sui benefici della raccolta differenziata per educare i grandi al rispetto delle regole in materia di conferimento dei rifiuti. E’ questo il senso dell’iniziativa, svoltasi il 5 dicembre a Palermo al CCR di viale dei Picciotti, che dà seguito alla campagna di sensibilizzazione avviata dalla II Circoscrizione di Palermo e sostenuta da Rap e dal Comune. Gli organizzatori hanno portato in giro i bambini attraverso l’utilizzo di due trenini. Ciò per mostrare i luoghi “storici” di abbandono di spazzatura e rifiuti ingombranti. Un modo per evidenziare ciò che non va e per trovare la direzione per uscire da un problema più culturale che funzionale.