Le piogge abbondanti di questa mattina non hanno ancora una volta risparmiato disagi agli abitanti del vasto e popoloso quartiere del Rione Cappuccinelli di Trapani. Un problema visto e rivisto da queste parti ogni qual volta si verificano temporali di un certo rilievo, con abbondanti precipitazioni. Agghiacciante l’impatto visivo: diversi centimetri di acqua marrone stagnante sulla parte centrale dei tanti viali che circondano il quartiere. Attraversarli è praticamente impossibile, bisognerebbe utilizzare degli stivali per evitare di inzuppare scarpe e pantaloni.

La carenza delle reti di smaltimento

Il problema in realtà è risaputo e sarebbe legato ai sottoservizi che sono stati realizzati a suo tempo per questo quartiere. Evidentemente le condotte, e le relative aree di “sfiato”, non sono sufficienti a poter far defluire le acque quando arrivano a certe portate, come nel caso dell’abbondante pioggia di questa mattina. “Questa scena – raccontano rassegnati alcuni residenti – la vediamo ogni qual volta piove in questo modo. Oramai ci siamo quasi abituati”.

Quartiere sorto 70 anni fa

Il quartiere trapanese Cappuccinelli è stato progettato a seguito dell’approvazione, nel 1949, del “Piano di ricostruzione” Ina Casa. Parliamo di una zona che per gli urbanisti rappresenta addirittura “un’eccezione” all’interno del tessuto urbano trapanese. Questo perché è stato realizzato con la tipologia “a corte interna”. In pratica un agglomerato costituito proprio da queste aree interne. Belle da vedersi ma per cui è necessaria un’intelligente progettazione altrimenti il rischio di allagamenti è all’ordine del giorno.

Intrappolati nella burocrazia

Per il Rione Cappuccinelli c’è una situazione di stallo da lungo tempo in materia di riqualificazione. Nel 2016 il consiglio comunale si è dovuto esprimere con una riapprovazione del progetto e la relativa convenzione edilizia per la realizzazione di un fabbricato a uso commerciale e di opere di urbanizzazione primaria, tra cui per l’appunto parcheggi e verde pubblico, da realizzarsi in convenzione con la pubblica amministrazione. Qui la concessione edilizia, rilasciata in deroga al piano regolatore generale, è stata subordinata per l’appunto alla realizzazione di questi investimenti. Più volte proprio questo vasto quartiere è stato oggetto di denunce pubbliche per la sua situazione di degrado ambientale e non solo. Una zona che sembra essere stata dimenticata negli anni da tutti e la conferma arriva dal fatto che ancora, per l’appunto, mancano le opere di urbanizzazione nonostante ci sia un’alta densità abitativa.

 

 

 

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