Yuliia Prodan sarebbe viva. La donna è nascosta in una scuola a Mariupol. Si tratta della moglie dell’ingegnere trapanese da Baldo Valenza, che da giorni aveva perso le sue tracce dopo essere rimasta bloccata dai bombardamenti russi sulla città. Ora la svolta e la buona notizia annunciata dall’uomo sui social dopo aver ricevuto informazioni indirette.
L’annuncio su Facebook
“Mi sono giunte notizie da amici di Kiev – dice l’ingegnere -, mia moglie è riuscita a contattarli e ha dato queste informazioni: la casa è stata distrutta insieme all’auto, la nonna è morta d’infarto durante la fuga da casa”. Yuliia, dopo la distruzione del proprio appartamento, si sarebbe messa in fuga con i propri familiari ma l’anziana nonna non è sopravvissuta.
Nascosta in una scuola
La moglie di Valenza “presumo con i genitori e il nonno – continua l’ingegnere -, è nascosta in una scuola, sono senza cibo e per provare a chiamare è uscita allo scoperto ma solo per pochissimo tempo perché i bombardamenti sono continui e si rischia la vita quando si rimane esposti”. Secondo la ricostruzione dell’ingegnere di Trapani la scuola in cui ha trovato riparo la mogie si troverebbe a circa cinque chilometri dalla loro casa, in direzione del centro di Kiev. “Spero di avere notizie anche nei prossimi giorni e che gli aiuti possano arrivare, perché non hanno più cibo”.
In Ucraina dal 17 febbraio, poi la guerra
La moglie, di nazionalità Ucraina, era tornata nella sua terra lo scorso 17 febbraio per riabbracciare i familiari. Doveva essere un breve soggiorno per poi ritornare in Italia ma da due settimane non da più sue notizie. E’ quello che racconta il marito che lancia un appello attraverso social e media. Valenza aveva anche contattato la trasmissione di Rai Tre “Chi l’ha visto?” e da lì aveva lanciato il suo grido di disperazione: “Rivolgo questo appello a tutti quelli che possono farmi avere qualche notizia su mia moglie e sui miei familiari. A me in questo momento mi basta sapere che stanno bene lei e i suoi familiari. Non pretendo di averla accanto da qui a una settimana o a 15 giorni, mi basta solo avere conferme che sta bene”.
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