Risvegli amari quelli degli ultimi giorni con rincari pesanti per gli assidui frequentatori dei bar di Alcamo, nel Trapanese. Sono saliti alle stelle i prezzi per la tazzina di caffè e per la tavola calda. Venti centesimi per entrambi. La tazzina quindi balza da un euro a un euro e 20 centesimi, la tavola calda invece schizza da un euro a 70 a un euro e 90 centesimi. Aumenti consistenti che arrivano a causa di un carovita che da tempo si è abbattuto in Sicilia e che non sta risparmiando neanche la provincia.

Il recente aumento del pane

Ad Alcamo di recente c’è stato anche un aumento del pane. Dunque il carovita si va facendo sempre più asfissiante. A seconda delle pezzature l’aumento varia dai 10 ai 20 centesimi. Nella vita di tutti i giorni parliamo di aumenti che incidono, da momento che il bar e il panificio fanno parte della quotidianità per un consumatore.

Nel Palermitano altri aumenti

L’inflazione è decisamente meno pesante a Palermo rispetto alla media nazionale. Un riscontro che ha avuto modo di fare la Federconsumatori attraverso un monitoraggio dei bar in relazione ai consistenti ritocchi dei listini per quanto riguarda la classica tazzina di caffè. Su 132 bar monitorati sino al dicembre scorso solo lo 0,4% ha deciso di far aumentare il costo della consumazione da 1,2 euro in su; il 2,3% fa pagare invece in un range tra 1,10 e 1,20 euro. Ben il 97,3% invece ha mantenuto tutto fermo, cioè con la tazzina di caffè a un euro come da vecchio listino.

Restano le preoccupazioni

Situazione che però non fa dormire sonni tranquilli alle associazioni dei consumatori. C’è una certa preoccupazione per questa galoppante inflazione che si sta registrando in tutto il territorio nazionale. Da settembre 2008 non si registrava un livello così alto dell’inflazione. Il carovita, sempre secondo l’Istat, è alimentato ancora una volta dalla crescita dei prezzi dei beni energetici.

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