Sit in davanti alla prefettura di Palermo di una ventina di associazioni dei consumatori per chiedere interventi al governo in modo da arginare il carovita e la folle corsa ai rincari. Una manifestazione che si è tenuta in contemporanea anche in tutte le altre regioni italiane, denominata #PentoleVuote, organizzata dalle principali associazioni di tutela dei diritti dei consumatori per protestare contro il carovita galoppante.

Lo scopo

Lo scopo di questa protesta è chiaro: chiedere al governo nazionale misure urgenti ed efficaci al fine di limitare al massimo la speculazione in corso sui prezzi di moltissime materie prime, anche alimentari, e sui prodotti energetici per contrastare il carovita e l’inflazione, mai così alta dagli anni novanta del secolo scorso. “La pandemia e la guerra in Ucraina hanno di sicuro rotto qualcosa nel mercato globale e nelle catene dei rifornimenti – spiega Alfio La Rosa, presidente di Federconsumatori Sicilia – ma è chiaro che c’è ben altro dietro aumenti dei prezzi di questa portata. Qualcuno sta speculando su beni di prima necessità come il grano e la farina. Non si spiegherebbe in altro modo – aggiunge La Rosa – per quale motivo il prezzo della farina già prodotta macinando il grano ucraino raccolto l’anno scorso, ben prima dell’inizio della guerra, sia oggi schizzato alle stelle”.

Manovre speculative

Le associazioni ritengono che sia in corso una manovra speculativa per aumentare i profitti di alcune categorie di commercianti ed industriali con pochi scrupoli. Per questo, e per altri motivi legati soprattutto al caro bollette gas ed energia elettrica, le associazioni dei consumatori sono scese in piazza oggi per protestare contro un carovita che sta duramente colpendo il reddito di lavoratori e pensionati. Le associazioni di tutela dei diritti dei consumatori hanno anche inviato una lettera al presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, per chiedere l’istituzione di un osservatorio regionale sui prezzi. Tale osservatorio avrebbe lo scopo di raccogliere le segnalazioni pervenute dal territorio, cioè da cittadini, enti e associazioni, di monitorare i fenomeni speculativi ed orientare le attività di controllo da parte degli organi competenti.

Piattaforma di richieste

Oltre a questa proposta a livello regionale, le associazioni di tutela dei diritti dei consumatori portano avanti anche una piattaforma di richieste a livello nazionale. Tra le richieste anti-carovita c’è la riforma degli oneri di sistema sulle bollette di energia elettrica e gas, l’abolizione dell’Iva sulle accise dei carburanti, il rafforzamento della vigilanza sui fenomeni speculativi. “Ci prepariamo a mesi difficili per i consumatori – conclude La Rosa – Se la guerra in Ucraina dovesse continuare ancora a lungo, o se dovesse esserci un colpo di coda della pandemia, gli speculatori avrebbero una fortissima scusa per continuare a distorcere il mercato. Faremo di tutto affinché chi deve aprire gli occhi lo faccia, prima possibile e fino alla fine”.

Chi ha aderito

In Sicilia le associazioni che hanno partecipato all’iniziativa sono: Adiconsum, Adoc, Adusbef, Aiace, Associazione Utenti dei Servizi Radio Televisivi, Asso-Consum, Assoutenti, Casa del Consumatore, CittadinanzAttiva, Codacons, Codici, Confconsumatori, Centro Consumatori e Utenti, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Konsumer, Sicilia Consumatori e Ugc.

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