Le teste coronate del Pd siracusano si sono incontrata a Noto per discutere del futuro della sanità, alla luce dell’inchiesta della Procura di Palermo che ha svelato un presunto sistema corruttivo capace di gestire gli appalti, veicolare assunzioni e influenzare le scelte sui manager delle Asp.
Il bubbone nell’Asp
Il bubbone è esploso a Siracusa con 5 richieste di arresto, tra cui quella per il direttore generale, Alessandro Caltagirone, legato all’ex presidente della Regione Cuffaro, che si è autosospeso ed al suo posto è arrivato un commissario. All’assemblea pubblica c’erano il senatore del Pd, Antonio Nicita, il parlamentare regionale Dem, Tiziano Spada, il segretario provinciale del Pd, Piergiorgio Gerratana, ed il segretario del Pd di Avola, Antonino Amato.
La stoccata ai deputati del Centrodestra
“La sanità privata non può e non deve sostituirsi a quella pubblico: casomai dovrebbe essere complementare. La deputazione regionale e nazionale del Centrodestra – dice Amato – non può trincerarsi in un silenzio assordante dalle pratiche corruttive praticate da taluni esponenti del centrodestra: occorre prendere le distanze pubblicamente, e condannare senza se e senza ma i patti corruttivi che si annidano dentro la sanità siciliana”.
Le polemiche su Caltagirone
Una stoccata ai deputati regionali, Peppe Carta, esponente del Mpa, Riccardo Gennuso di Forza Italia e Carlo Auteri della Dc, indicati dal Pd come gli strenui difensori di Alessandro Caltagirone tutte le volte che esplodeva un caso scottante, tra cui il trasferimento di Ortopedia dal Trigona di Noto al Di Maria di Avola, denunciato proprio da Spada ma negli ultimi tempi Caltagirone ha anche subito gli attacchi del fuoco amico.
Il fuoco amico di Cannata
In particolare quello di Luca Cannata, deputato nazionale di FdI, che ha preso di mira Caltagirone prima sulla vicenda dei controlli sull’inquinamento causato dall’incendio di un deposito di materiale plastico ad Augusta e poi sulla questione del ricovero di un bambino di 11 anni nel reparto di Psichiatria insieme agli adulti.
La richiesta di dimissioni a Schifani
Il Pd ha chiesto esplicitamente le dimissioni del presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ritenendo che la sua amministrazione non sia in grado di garantire trasparenza e legalità nella gestione della sanità. Sono state già organizzate delle manifestazioni, tra cui quella a Siracusa, davanti all’ospedale Umberto I. I Dem spinge per “mandare via” la classe dirigente del Governo regionale, contestando i metodi di gestione della sanità, per evitare che la salute dei cittadini diventi merce di scambio per interessi politici ed economici.






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