Ben 11 mila nuclei familiari indigenti, in appena quattro giorni, hanno risposto all’avviso pubblicato sul sito internet del Comune di Catania per accedere alla solidarietà alimentare attraverso l’utilizzo di una card, spendibile per generi alimentari e/o beni di prima necessità presso gli esercizi commerciali aderenti all’iniziativa.

I fondi disponibili per il “Buono Alimentare” sono quelli assegnati al Comune di Catania da provvedimenti della Protezione Civile nazionale e dalla Regione Siciliana.

Fino alle ore 12 di venerdi 10 aprile è possibile presentare la domanda tramite modello online, attraverso il link: www.buonospesa-catania.it, accessibile anche dal sito istituzionale del Comune di Catania www.comune.catania.it dove è possibile ricevere ogni ulteriore informazione.

Verrà tenuta in considerazione solo una domanda per nucleo familiare.

Un nutrito gruppo di funzionari e assistenti sociali del Comune sta lavorando alacremente per istruire la notevole mole di domande presentate, in modo da poterle esitare in tempi rapidi e avviare così la consegna della card, di cui è stato appena diffuso il formato definitivo.

Le modalità di recapito agli aventi diritto verranno comunicate con successivo avviso.

Con delibera della Giunta Pogliese su proposta dell’assessore ai servizi sociali Giuseppe Lombardo lo scorso 2 aprile sono stati fissati i macro criteri per consentire ai cittadini di Catania in possesso dei seguenti requisiti di avere la card del Buono Spesa:

• persone e nuclei familiari che versano in stato di bisogno già noti ai servizi sociali;

• persone e nuclei familiari più esposti agli effetti economici derivanti dall’emergenza sanitaria che si trovano in stato di bisogno con mancanza di denaro/liquidità a causa della perdita di lavoro, dando priorità ai soggetti e nuclei familiari che disoccupati /inoccupati non beneficiano di sostegno pubblico (RDC-REI-NASPI-Indennità di mobilità-Cassa Integrazione Guadagni e altre forme di sostegno). Si ricomprendono in tale categoria anche coloro che sono titolari di azienda in forma singola o associata e titolari di partita IVA che hanno dovuto chiudere o che hanno subito drastiche diminuzione di reddito, lavoratori occasionali che pur avendo contratti attivi, hanno subito una contrazione del lavoro;

• persone e nuclei familiari in stato di bisogno ma percettori di sostegni pubblici, solo dopo avere esaurito la platea dei soggetti e nuclei familiari di cui sopra.

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