“Da ieri oltre a cercare di inviare le squadre nei luoghi dell’incendio, abbiamo dovuto fare gli psicologi e sostenere i tanti anziani e contadini che in queste lunghissime ore hanno perso tutto quello che hanno realizzato in una vita. In tanti questa notte e oggi ci hanno chiamato in lacrime, non riuscivano a darsi pace nel vedere tutto quel territorio distrutto dalle fiamme”.

I vigili del fuoco in servizio alla sala operativa del comando provinciale hanno trascorso già 24 ore a gestire l’inferno scatenato nel triangolo tra Piana degli Albanesi, Altofonte e San Giuseppe Jato.

Scene già viste lo scorso anno quando è andato in fumo in pochi giorni l’intero bosco della Moarda, polmone verde con alberi secolari in provincia di Palermo. Dopo quel disastro si era detto che scene come quelle non si sarebbero più ripetute. Ed invece il piano antincendio regionale ha fatto di nuovo acqua.

“Stiamo fronteggiando l’azione di criminali – ha detto il sindaco di Piana degli Albanesi Rosario Petta – Gente che senza scrupoli distrugge la nostra vita e il nostro territorio”.