Sono proseguite per tutta la notte, sotto il coordinamento della Guardia Costiera di Palermo, le ricerche in mare in seguito al naufragio avvenuto ieri davanti alle coste di Lampedusa.

I 149 migranti tratti in salvo dalle motovedette della Guardia Costiera, tra i quali 13 donne e 3 bambini, hanno riferito che sul barcone vi erano altre venti persone che risultano disperse. Il naufragio è avvenuto nel tardo pomeriggio, poco prima del tramonto, a circa un miglio dalla spiaggia dell’Isola dei Conigli.

La barca, che non aveva richiesto aiuto né segnalato la sua posizione alla Guardia Costiera, si è capovolta a causa del mare in tempesta. Nelle ricerche, ostacolate dal maltempo, sono attualmente impiegati due motovedette e un aereo della Guardia Costiera, una nave e un elicottero della Marina Militare, una motovedetta e un pattugliatore della Guardia di Finanza

Il naufragio è avvenuto a circa un miglio miglio dall‘Isola dei Conigli, davanti alla costa di Lampedusa. La barca è di circa dieci metri. Sul posto sono arrivate tre motovedette della Guardia costiera, due della Guardia di finanza e una dei carabinieri che stanno mettendo in salvo alcuni naufraghi.

Le condizioni del mare ieri sera erano quasi proibitive, con onde alte e raffiche di Libeccio di 23 nodi. Le operazioni di ricerca continuano da parte di sei motovedette. E stamane le condizioni sembrano peggiorate  con un aumento del moto ondoso e venti che cambiano di direzione, a ponente, con raffiche di 28 nodi.

Due naufraghi sul molo di Lampedusa si disperano perché tra le persone salvate non ci sono le loro mogli. I due uomini, un giovane eritreo e un libico, sperano che i soccorritori, che stanno perlustrando l’area, possano individuare e mettere in salvo le due donne.

Alle motovedette, che continuano le ricerche, si è aggiunto un aereo che perlustra l’area. Le forze dell’ordine stanno ispezionando anche la costa, nell’ipotesi che qualcuno possa essere giunto a nuoto.

“Ennesimo naufragio a Lampedusa, il governo dei porti riaperti ha sulla coscienza ogni morto e disperso frutto delle nuove partenze”. Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini.

Al molo di Lampedusa c’è un medico dell’ambulatorio dell’isola, che fa avanti e indietro dal porto alla struttura sanitaria per accompagnare in ambulanza i naufraghi che hanno bisogno di cure. Una mano la stanno dando i medici Cisom dell’Ordine di Malta. Per trasportare i migranti salvati – coi vestiti fradici e infreddoliti – attualmente c’è un solo pulmino di dieci posti.