Una zona che il Piano per l’assetto idrogeologico classifica ad alta pericolosità, con ben venticinque aree P4 e tredici ad alto rischio, R3 ed R4: è quella di Sant’Angelo Muxaro, dove l’Ufficio contro il dissesto guidato dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci interviene con il consolidamento del versante nord-est del costone sul quale si erge il centro dell’Agrigentino.

Un importante obiettivo, l’ennesimo, che la Struttura diretta da Maurizio Croce consegue, compiendo tutti i passaggi necessari all’espletamento della relativa gara per una graduatoria dei partecipanti che vede in testa, con un ribasso del 33,8 per cento su un importo di due milioni di euro, l’associazione temporanea di imprese Cesi-DinamicGeo srl. Sono lavori che giungono alla fase conclusiva dopo un’attesa ultraventennale e un’odissea burocratica fatta di lungaggini, ritardi e ricerca di risorse per finanziarli.

Le soluzione tecniche individuate dal progetto prevedono la stabilizzazione del pendio e misure per impedire il distacco e la caduta di massi lapidei dalle pareti a strampiombo. In particolare, si interverrà con ancoraggi attivi, tiranti e un sistema di chiodatura, in considerazione dell’alta acclività e della presenza del cimitero comunale ai piedi del costone, a salvaguardia della pubblica incolumità.

Un altro importante risultato riguarda i lavori di sistemazione idraulica del torrente San Giovanni, a Giardini Naxos, nel Messinese. Al traguardo la gara che vede in testa alla graduatoria, con un ribasso del 25,7 per cento sull’importo, la Consolidamenti Speciali srl di Acireale. Si risolve così una situazione annosa e molto pericolosa: l’ultima esondazione del 2015 causò infatti danni ingenti a negozi e abitazioni private, con gran parte del centro storico della cittadina sommerso dall’acqua e dal fango.

Si interverrà sulle cause, con la creazione di vasche di raccolta a monte del canale e un allargamento della sezione idraulica, oltre allo spostamento di tutti quegli elementi infrastrutturali che ne hanno modificato i livelli. Verranno altresì realizzati nuovi argini e collocata una serie di flessibili in acciaio per la protezione delle colate detritiche. Si procederà altresì con il riposizionamento di tutte le reti dei sottoservizi che hanno creato sino ad oggi interferenza con il regolare deflusso delle acque. In ultima analisi, verrà demolito lo scatolare esistente e sostituito con uno a sezione uniforme.

Altri interventi resi noti negli ultimi giorni a Piazza Armerina. Nello specifico per il consolidamento dell’area compresa tra piazzale Europa – oggi ribattezzato Falcone e Borsellino – e la via Giacinto Lo Giudice.

La Struttura commissariale diretta da Maurizio Croce ha, infatti, aggiudicato al raggruppamento di professionisti coordinato dalla Gaia Tech di Zumpano le indagini geologiche e di ingegneria utili al progetto. Quella in esame è un’area di grande importanza per la cittadina, e non solo perché intensamente urbanizzata, ma anche per i suoi ampi spazi che sono stati utilizzati per eventi e manifestazioni di vario genere e che sono adibiti a parcheggi, oltre ad ospitare le due fiere stagionali di maggio e di settembre e il mercatino settimanale. Si tratta di un’ampia superficie che ora verrà restituita alla sua più completa e sicura fruizione. A pochi metri di distanza, in uno spazio attiguo, in occasione della sua visita pastorale del settembre 2018 in Sicilia, Papa Francesco incontrò i fedeli.

Tra le misure previste dal progetto – che porterà all’eliminazione delle fessurazioni stradali, dei cedimenti del terreno e al rafforzamento delle opere di sostegno – la realizzazione di pali e opere di drenaggio mediante pozzi orizzontali o trincee. E ancora la risagomatura del versante in modo da abbattere gli spessori dei materiali di riporto e diminuire la pendenza nei tratti più ripidi e la protezione delle superfici dall’azione erosiva delle acque mediante piantumazione di essenze vegetali con tecniche di ingegneria naturalistica.

 

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