Il tribunale di Sciacca ha assolto “perché il fatto non costituisce reato” l’ex europarlamentare Sonia Alfano e Nicolò Lisma, nelle loro rispettiva qualità di commissario straordinario e liquidatore della società “Belice Ambiente”. L’organismo fu dichiarato fallito nel dicembre 2016. I due erano accusati di non avere versato ritenute fiscali per un ammontare di circa 200 mila euro per l’anno 2014 e di quasi un milione e mezzo di euro per l’anno 2015.

Tesi accolte

I giudici hanno accolto le tesi della difesa, formata dall’avvocato Gianni Caracci per la Alfano, e dagli avvocati Mario Marino e Salvatore Giorgi per Lisma. Secondo i due legali i gravissimi problemi di “illiquiditá” che interessavano in quel periodo Belice Ambiente, società che si occupava della raccolta dei rifiuti in diversi Comuni dell’Agrigentino, “non avrebbero mai consentito di versare le imposte ed assicurare nel contempo il servizio di raccolta di rifiuti“.

Decisione che era obbligatoria

Sostanzialmente, quindi, i vertici di Belice Ambiente dovevano effettuare una scelta e il tribunale ha ritenuto obbligata quella di continuare ad assicurare il servizio, pagando fornitori e lavoratori, a scapito del versamento delle ritenute in favore dello Stato. “La soluzione opposta – hanno sostenuto i difensori – avrebbe, di contro, bloccato la raccolta dei rifiuti, con conseguenze gravissime a livello ambientale ed il rischio di una denuncia per interruzione di pubblico servizio a carico dei rappresentanti legali”.

Diffide ai Comuni e aiuto alla Regione

Nel corso di quasi quattro anni di processo è stato provato che più volte Sonia Alfano aveva diffidato i Comuni soci della Belice ambiente al pagamento della spese di gestione. Aveva anche chiesto contributi economici alla Regione, minacciando le sue dimissioni. Infine aveva fatto convocare incontri in prefettura per discutere dell’emergenza, tuttavia senza alcun esito. Tra mille difficoltà, quindi, si andò avanti e si gestì la società mirando a quelle liquidazioni essenziali per evitare che la raccolta dei rifiuti si potesse bloccare in tutto il territorio.