Una donna ha perso il bambino che portava in grembo, alla 35esima settimana di gravidanza, e si trova adesso ricoverata in rianimazione nell’ospedale di Agrigento.

L’Asp ha aperto un’indagine interna per accertare “le dinamiche connesse al grave episodio e appurare eventuali responsabilità”. A presentare una denuncia ai carabinieri, la scorsa settimana, è stato il marito: un artigiano di 38 anni che ha nominato come difensori gli avvocati Giuseppe Sorriso e Gianfranco Pilato. La moglie, secondo la sua versione, nelle scorse settimane, sarebbe andata dal ginecologo dell’ospedale che l’aveva in cura lamentando forti dolori alla testa.

Il medico, dopo avere prescritto una serie di analisi, le avrebbe consigliato di assumere cortisone. La terapia, secondo la denuncia del marito, avrebbe avuto esiti favorevoli solo in parte. Dopo essere stata di nuovo male, la donna è andata in ospedale dove il medico le ha consigliato di continuare la cura e non le avrebbe fatto altri controlli. Contattato telefonicamente il ginecologo di fiducia, quest’ultimo le ha fissato un appuntamento nel suo studio e l’ecografia ha evidenziato che il neonato non aveva più battito. La donna è stata poi sottoposta a parto cesareo all’ospedale di Agrigento dove è stata ricoverata in rianimazione.