Assalto alla Scala dei Turchi attualmente sequestrata. All’interno della falesia di marna bianca è vietato entrare ma i turisti l’hanno già presa d’assalto. Ieri, nella prima giornata di sole e di mare, una trentina di visitatori, tutti rigorosamente senza mascherina, hanno violato i sigilli e sono penetrati nell’area interdetta, poiché posta sotto sequestro dalla Procura di Agrigento, il 27 febbraio del 2020. Sul posto sono arrivati i Carabinieri e gli uomini della Capitaneria che hanno allontanato i visitatori.

L’appello di Mareamico

È l’associazione Mareamico che riportala notizia e che ringrazia l’Assessore Regionale Cordaro quando dice che “sta attivando tutti i canali per l’acquisizione e la concessione della Scala dei turchi.” La Scala dei turchi è un monumento naturale da troppo tempo è abbandonato a se stesso, senza controlli e sorveglianza. Mareamico chiede “un puntuale e organizzato servizio di controllo del territorio, che il comune di Realmonte non sa e non riesce a garantire”.

La Regione vuole acquisire il monumento

Ieri l’assessore regionale Cordaro ha ribadito l’intenzione da parte della Regione di voler acquisire la falesia. “Come sanno bene gli amici di Mareamico – afferma l’assessore Cordaro – la Scala dei Turchi è attualmente sotto sequestro. La smettano quindi di fare i difensori dell’ambiente su temi inconsistenti. Nessuno ha tutelato l’ambiente come il nostro Governo in questi ultimi tre anni e mezzo. Questo bene, purtroppo, è soggetto al naturale sgretolamento a causa degli agenti atmosferici. Proprio per questo siamo intervenuti per tempo con due misure importanti, per un totale di quasi un milione di euro”.

Intervento contro il dissesto idrogeologico

Il primo intervento regionale, attraverso la struttura contro il dissesto idrogeologico e per un importo di più di 400 mila euro, si è concentrato sulla parte a monte. Il secondo, a opera del dipartimento della Protezione civile, ha predisposto nella parte a valle l’inserimento di barriere, per impedire l’ingresso nella zona, e l’installazione di un sistema di monitoraggio e di allarme.  “Siamo in contatto – prosegue l’assessore Cordaro – col prefetto di Agrigento e con il procuratore della Repubblica e valuteremo quali siano gli eventuali ulteriori interventi che la Regione deve realizzare nelle porzioni di competenza del demanio marittimo al fine di ottenere il totale dissequestro dell’area”.

Prosegue l’iter per l’acquisizione

Intanto la Regione starebbe attivando tutti i canali per l’acquisizione e la concessione del bene. “La scorsa settimana – riferisce Cordaro -, nel corso di un’apposita riunione convocata sull’argomento dal presidente della Commissione ambiente, ho incontrato il sindaco di Realmonte e abbiamo convenuto la possibilità di affidare la gestione al Comune agrigentino. Continueremo a discuterne venerdì, nel corso della riunione prevista in assessorato”.

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