Muore la bimba di 2 anni che ieri era stata soccorsa al largo di Lampedusa dopo il naufragio del barcone di migranti. E’ deceduta al poliambulatorio di Lampedusa. La piccola si trovava sulla barca affondata nella tarda mattinata di ieri a circa 10 miglia a Sud di Lampedusa. La piccola viaggiava con la madre, era stata intubata dai medici della guardia costiera, a bordo della motovedetta. La bimba muore al poliambulatorio stesso dove era giunta con sindrome da annegamento. I medici del Pte sono riusciti invece a rianimare, effettuando il massaggio cardiaco, un bambino che era sullo stesso barcone. Come tutti gli altri profughi, era finito in acqua ed era in gravi condizioni.

L’autopsia

Arriverà domani il responsabile del Pte di Lampedusa che effettuerà l’ispezione cadaverica su Rokia. Sulla vicenda la Procura ha aperto un’inchiesta a carico di ignoti. Le accuse sono di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e morte quale conseguenza di altro reato. I poliziotti della squadra mobile, coordinati dal procuratore reggente Salvatore Vella, hanno già iniziato ad ascoltare tutti i migranti che erano su quel barcone. Si proverà a ricostruire cosa sia successo e perché il natante si è ribaltato, oltre ad identificare gli eventuali scafisti. La piccola, originaria della Costa d’Avorio, era in viaggio con la mamma e altre 41 persone. I medici del poliambulatorio hanno tentato ripetutamente di rianimarla, ma non c’è stato nulla da fare. Sono riusciti invece a salvare un bambino di due anni.

I soccorsi

Sono 43 i migranti che sono stati tratti in salvo. Non è chiaro, non al momento, se i nordafricani siano stati trovati direttamente in acqua o se il barchino sul quale viaggiavano si sia ribaltato successivamente. A soccorrerli sono stati i militari della guardia di finanza. Non vi sarebbero dispersi, secondo quanto emerge al momento. Oltre alla piccola poi deceduta soccorso sono stati portati al poliambulatorio di Lampedusa tre migranti salvati dalla guardia costiera dopo il naufragio della loro imbarcazione. Avrebbero gravi ustioni e i medici li stanno sottoponendo a controlli e medicazioni. All’improvviso, l’isola è tornata in allarme e da molo Favarolo, così come dal Poliambulatorio, è un continuo via vai di soccorritori e forze dell’ordine. I due bambini sono stati invece caricati sulla motovedetta della guardia costiera dove c’erano i medici Cisom che hanno provveduto ad intubarli e a rianimarli durante tutto il tragitto verso molo Favarolo.

Ancora sbarchi, in 161 salvati su barcone in avaria

In tanto un altro barcone alla deriva, con a bordo 161 migranti, è stato soccorso la notte scorsa al largo di Lampedusa dalla guardia costiera. Il gruppo era composto da uomini originari di Siria, Pakistan, Etiopia, Bangladesh ed Egitto. Secondo quanto hanno riferito dai migranti, il peschereccio è partito da Zwara, in Libia, alle 2 di venerdì scorso. I migranti hanno pagato, per la traversata, dai 500 mila ai 700 taka i bengalesi e 3 mila dollari gli etiopi. Tutti sono stati portati all’hotspot di contrada Imbriacola dove al momento ci sono 254 ospiti.

Il sindaco: “Strage senza fine”

“E’ una strage senza fine – afferma  il sindaco di Lampedusa, Filippo Mannino -. Sono notizie che non soltanto rovinano le giornate, ma che devastano. Perché si tratta di bambini. Non che non faccia impressione quando perdono la vita gli adulti, ma quando si tratta di bambini è veramente devastante”. Mannino proprio ieri aveva ricevuto, all’aeroporto, il vicepremier Matteo Salvini. “E’ straziante, da quando sono diventato sindaco non faccio altro che accogliere morti – ha aggiunto il sindaco -. E sono stati tantissimi, una decina almeno, i bambini”.

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