I giudici del Riesame di Palermo hanno scarcerato i due coniugi di Naro (Ag), arrestati il 26 ottobre scorso con l’accusa di avere segregato in casa il nipote disabile di 33 anni, legandolo al letto con una catena. Nei loro
confronti, come chiesto dai difensori, gli avvocati Alba Raguccia e Mauro Tirnetta, la misura è stata sostituita con
quella degli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico.

I giudici hanno ritenuto attenuate le esigenze cautelari in considerazione della sostanziale confessione e della revoca dell’affidamento del nipote da parte del giudice tutelare. “Hanno agito con insensibilità e crudeltà – aveva sottolineato il gip Luisa Turco nel provvedimento di convalida dell’arresto, eseguito dai carabinieri – nei confronti di un giovane disabile, mostrando di essere privi del più elementare senso di pietà”.