Altri due morti in Sicilia. Dopo le nove vittime di Casteldaccia e quella di Vicari e i due dispersi tutti nel Palermitano i vigili del fuoco stanno recuperando i corpi di due persone travolte con la propria auto da un torrente esondato nei pressi di Cammarata, in provincia di Agrigento.

Sono due giovani tedeschi, un uomo e una donna. I due, da quanto è stato ricostruito, avevano noleggiato l’auto su cui viaggiavano, che è stata ritrovata dentro il torrente. I vigili del fuoco stanno operando sul posto. Il corpo della donna è stato recuperato.

Sale a 12 il bilancio provvisorio delle vittime. Danni e notevoli disagi per la circolazione dei veicoli su buona parte della rete viaria provinciale, sulla quale ormai da ore lavorano senza sosta uomini e mezzi della Protezione Civile del Libero Consorzio di Agrigento.

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Il bilancio provvisorio per la viabilità è di due strade chiuse al traffico, ovvero la Provinciale 5, nel Riberese, sommersa da acqua e fango in seguito all’esondazione del fiume Magazzolo, e la Provinciale 47 Sant’Anna-Villafranca Sicula in seguito alla caduta di alberi che hanno richiesto l’intervento della Protezione Civile.

Numerose le richieste di informazioni alla sala operativa attivata dal gruppo di protezione civile del libero consorzio, con funzionari e operatori dello stesso gruppo e i volontari delle associazioni Serlance CB ed Emergency Life di Porto Empedocle, Croce Rossa e Gise di Agrigento e i Grifoni di Favara impegnati per tutta la notte e tuttora a supporto delle varie squadre di intervento sul territorio.

Ancora pioggia torrenziale a Sciacca, dove dopo il Cansalamone nel pomeriggio è esondato un altro torrente, il Foce di Mezzo, situato nella località balneare di contrada Foggia. Strade e viali invasi dall’acqua, scantinati e pianterreni completamente allagati.

Una decina di alberi secolari sradicati, che hanno interrotto la circolazione stradale in centro urbano, almeno 5 abitazioni con tetti scoperchiati e montagne di detriti su strade comunali e provinciali, fili elettrici tranciati e penzolanti e abitazioni allagate.

L’ondata di maltempo sta creando pesanti danni a Palma di Montechiaro (Ag) dove ci sono anche alcune case a rischio crollo e dove l’asfalto è ormai inesistente in molti quartieri.

Distrutte, a causa delle forti raffiche di vento e dalla pioggia, insegne commerciali e segnaletica stradale. A
coordinare i soccorsi è il sindaco Stefano Castellino. In campo, c’è la polizia municipale, l’ufficio di Protezione civile, i volontari “I falchi”, ma anche i vigili del fuoco di Licata e di Agrigento, i tecnici dell’Enel e tutte le forze dell’ordine.

La polizia di Agrigento, cercando di fare in fretta ed evitando incidenti stradali, ha ripulito la statale 115, che collega
Agrigento con Licata passando da Palma di Montechiaro, dai cumuli di detriti e fango che sono finiti sulla carreggiata.

Fiume Mazaro ”sorvegliato speciale’‘ in queste ore a Mazara del Vallo. Infatti, a causa delle forti piogge, si teme che possa esondare. Controlli vengono effettuati dai vigili del fuoco che sono dovuti intervenire anche in via Bessarione per levare l’acqua della strada. A Castelvetrano i vigili del fuoco sono stati chiamati per pompare via l’acqua da alcune cantine, mentre a Marinella di Selinunte per mettere in sicurezza di alcuni pali pericolanti.

Per il forte maltempo ci sono stati numerosi interventi dei vigili del fuoco nel trapanese. Diversi gli alberi pericolanti. La situazione più grave è ad Alcamo, dove si registrano rallentamenti alla viabilità sulle principali vie di accesso, a causa di grossi rami che si sono abbattuti sulla strada.

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