• Una neonata di Raffadali è morta a nove giorni dalla nascita
  • La Procura apre un fascicolo per omicidio colposo
  • Coinvolti 19 fra medici e paramedici degli ospedali di Agrigento e Taormina
  • Verrà eseguita l’autopsia

Neonata muore 9 giorni dopo dal parto e 19, fra medici e paramedici degli ospedali di Agrigento e Taormina, ricevono quale atto dovuto un avviso di garanzia.

Fascicolo aperto per omicidio colposo

Il fascicolo aperto dalla Procura – che sta per conferire l’incarico ad un collegio di medici che dovranno procedere all’autopsia – è per omicidio colposo. A formalizzare la denuncia dopo la tragedia sono stati i genitori, entrambi di Raffadali (Ag).

Il parto ad Agrigento ed il decesso a Taormina

La piccina è nata al “San Giovanni di Dio” l’11 gennaio scorso con un parto cesareo. Dopo il parto, pare che siano sopraggiunte delle complicazioni ed è stato dunque disposto il trasferimento della neonata all’ospedale di Taormina dove, in Terapia intensiva neonatale, è avvenuto il decesso. La Procura ha deciso di nominare, per l’autopsia e l’esame della placenta, un anatomopatologo, uno specialista medico legale e un ginecologo dell’Università di Palermo.

Un caso analogo nell’Agrigentino

Un caso analogo si era verificato nel 2019 tra Sciacca ed Agrigento.
Un neonato che aveva visto la luce all’ospedale Giovanni Paolo II di Sciacca è morto due giorni dopo la nascita al San Giovanni Di Dio di Agrigento mentre era ancora affidato alle cure del personale sanitario del nosocomio.
La Procura della Repubblica di Agrigento ha aperto un’inchiesta e disposto il sequestro delle cartelle cliniche effettuato dalla polizia.
La madre, una donna di 33 anni, era stata ricoverata al “Giovanni Paolo II” di Sciacca. Un ricovero ordinario per fine gestazione. Dopo 9 mesi di gravidanza, infatti, portata avanti senza alcun problema, la donna si era recata in ospedale perché le si erano rotte le acque.
In poco tempo, però, la situazione era precipitata in modo inatteso. I ginecologi avevano, dunque, disposto un parto cesareo d’urgenza durante il quale era venuto al mondo il neonato. Sarebbe emerso, però, un problema: il piccolo avrebbe avuto la gamba sinistra tumefatta. E pare che per questo motivo fosse stato disposto il trasferimento al “San Giovanni di Dio” dove era stato ricoverato all’Utin (la terapia intensiva neonatale) dove, dopo un giorno e mezzo, il neonato è morto.

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