Lacrime e commozione ma anche rabbia e dolore per l’ultimo saluto ad Ilenia Bonanno, la 45enne madre di due figli uccisa dal marito lo scorso 6 luglio ad Agrigento dopo una lite.

Il funerale è stato nella chiesa Madonna della Divina Provvidenza nel quartiere del campo sportivo. Alle esequie hanno partecipato tante persone.

Il silenzio e poi l’applauso all’uscita del feretro

L’uscita del feretro è stata accompagnata da un lungo silenzio seguito da un caloroso applauso in memoria della donna. Un cordone con dei palloncini bianchi si è levato in cielo. La drammatica vicenda si è verificata giovedì mattina, in una palazzina in via Alessio Di Giovanni, nel popoloso quartiere di Fontanelle.

Una lite, l’ennesima, culminata questa volta nel sangue. Prima l’omicidio di Ilenia, poi il suicidio del marito Daniele Gallo Cassarino, 47 anni.

La procura di Agrigento, dopo aver disposto l’autopsia, ha dissequestrato le salme permettendo così la celebrazione del rito funebre. Le indagini, condotte dalla Squadra mobile di Agrigento, sono ormai in dirittura d’arrivo. Ma è il momento del silenzio e della preghiera. Agrigento ha ricordato così, commossa, Ilenia.

Il delitto

L’omicidio-suicidio è avvenuto nella notte fra mercoledì e giovedì scorsi in un appartamento del quartiere di Fontanelle ad Agrigento. L’inchiesta è coordinata dal procuratore aggiunto Salvatore Vella e dal pm di turno Cecilia Baravelli. Il medico legale, sul corpo della donna, mamma di due figli, ha anche trovato alcune lesioni che dimostrerebbero come la donna sia stata prima picchiata.

Corpi ritrovati dal figlio

A ritrovare i corpi della coppia, che non rispondeva al telefono, giovedì mattina è stato il figlio. L’uomo, che soffriva di una forte depressione e risultava essere in cura, è stato trovato impiccato alla porta della camera da letto. Delle indagini si sta occupando la Squadra Mobile della Questura di Agrigento che ha sentito familiari e vicini di casa per stabilire quali effettivamente fossero i rapporti fra marito e moglie.

La conferma ai sospetti

L’autopsia di fatto ha confermato la ricostruzione fatta dalla polizia in attesa proprio dell’esame autoptico.

Gli inquirenti non sembravano aver dubbi e ritenevano di aver messo insieme tutti i pezzi del puzzle nel ricostruire cosa è accaduto in quell’abitazione di via Alessio Di Giovanni, alla periferia della città dei templi.

“Uccisa come un animale”

Duro il commento dell’associazione Queer Agrigento per quanto accaduto. “Ilenia Bonanno, uccisa come un animale dal marito che poi si è impiccato – si legge in una nota -, a pochi metri da dove nell’aprile del 2015 anche Patrizia Moscato venne assassinata. I vicini hanno sentito il litigio ma si sono ben guardati dal denunciare o dal chiamare le forze dell’ordine. In quella che dovrebbe essere la capitale della cultura ma nella quale il princìpio di voltare la testa dall’altra parte è ancora ben radicato. Vogliamo educazione sentimentale e sessuale nelle scuole, vogliamo che venga divulgata la cultura del consenso. Vogliamo che l’assistenza alla salute mentale venga potenziata e resa accessibile a chiunque e in qualunque orario. Vogliamo un monitoraggio continuo e costante delle zone più a rischio. Siamo stanche di piangere per le vittime, vogliamo prevenzione e giustizia, non funerali!”

Lui si trascinava una depressione

Stando alle testimonianze fin qui raccolte pare che l’uomo avesse una forte depressione. Ci sarebbe stato per lui anche qualche problema sul posto di lavoro e si era licenziato. La donna invece lavorava in un’attività commerciale. Stando sempre ai racconti dei vicini il 47enne e la moglie avrebbero avuto una lite. Le grida sarebbero state sentite dalla strada. A chiamare la polizia è stato il figlio della coppia che si era allarmato perché nessuno dei genitori rispondeva al telefono. Il giovane è andato nell’abitazione per controllare ed ha fatto la drammatica scoperta.