Il week-end appena trascorso è stato “movimentato” nella provincia agrigentina dove si sono registrati due arresti e una denuncia culminati nel corso di due distinte operazioni dei carabinieri tra Menfi e Raffadali. In un caso è stato sventato un furto ad un bar, nell’altro invece è stata scoperta un’arma da fuoco con matricola abrasa pronta a sparare.

Il tentato furto al bar

I carabinieri della stazione di Menfi e di Santa Margherita di Belice hanno arrestato un uomo di 42 anni di origini calabresi, residente a Mazara del Vallo, disoccupato con precedenti di polizia, e denunciato il complice, un ragazzo di 27 anni, anche lui residente a Mazara del Vallo e disoccupato. I due sono accusati di concorso tra loro per tentato furto ai danni del Bar Royal di Menfi. In particolare i carabinieri sono intervenuti presso l’esercizio commerciale a seguito dell’attivazione dell’allarme antifurto che è scattato intorno alle 2,30 di notte. Giunti immediatamente sul posto, insieme al personale di vigilanza dell’istituto Metronotte d’Italia di Agrigento, i militari dell’Arma sorprendevano all’interno del bar i due soggetti intenti a rovistare tra la merce esposta. Entrambi, appena hanno visto carabinieri e vigilantes, sono fuggiti a piedi. Il 42enne veniva bloccato immediatamente mentre il ragazzo riusciva temporaneamente ad allontanarsi ma veniva rintracciato alle prime ore dell’alba mentre percorreva a piedi la strada statale 115 in direzione di Castelvetrano. I due soggetti non sono riusciti e rubare nulla ed hanno soltanto provocato danni quantificati in circa 500 euro per aver forzato la porta d’ingresso del bar. Il 42enne, su disposizione della Procura della Repubblica di Sciacca, è stato sottoposti agli arresti domiciliari nella propria abitazione in attesa dell’udienza di convalida.

L’arma con matricola abrasa

L’altra operazione ha riguardato Raffadali dove i carabinieri hanno arrestato un 57enne, bracciante agricolo, coniugato, sorpreso mentre si trovava in giro per il paese con addosso una pistola beretta calibro 7,65 priva di matricola, comprensiva del serbatoio inserito contenente 8 cartucce. Inoltre l’uomo, sprovvisto di autorizzazione al porto di pistola,  aveva con se altri 3 caricatori ciascuno contenenti ulteriori 8 proiettili. L’arma era perfettamente funzionante e praticamente pronta all’uso. La successiva perquisizione domiciliare, estesa presso l’abitazione dell’uomo, ha consentito di rinvenire altre 19 cartucce e svariati bossoli esplosi. L’arma ed il relativo munizionamento sono stati sequestrati per essere sottoposti ai relativi accertamenti balistici che stabiliranno l’eventuale coinvolgimento dell’arma in episodi delittuosi. L’uomo su disposizione della Procura della Repubblica di Agrigento è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto operato per l’ipotesi di reato di porto abusivo di arma clandestina. Proseguono le indagini dei carabinieri per accertare le motivazioni che hanno indotto l’uomo ad andare in giro armato

 

 

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