I carabinieri della tenenza di Ribera, in collaborazione con i colleghi del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Sciacca, hanno arrestato uno dei 4 tunisini che non erano stati rintracciati nel corso dell’operazione “Drive in”, condotta dalla tenenza il 27 agosto scorso. L’uomo, Amin Rohai, tunisino di 38 anni, è stato rintracciato in località Ciagolaro di Ribera all’interno di una grotta in una zona di campagna dove si era nascosto con l’obiettivo di sfuggire alla cattura.

Avviata attività investigativa

L’attività info-investigativa intrapresa dai carabinieri di Ribera e della compagnia di Sciacca ha consentito quindi di individuare il soggetto, anch’egli destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal tribunale di Sciacca, che è stato rinchiuso nella casa circondariale di Sciacca dove rimarrà a disposizione della competente autorità giudiziaria. Il soggetto faceva parte di una banda dedita ad un intensa attività di spaccio di sostanze stupefacenti nel quartiere circostante a via Tevere di Ribera.

I dettagli dell’operazione antidroga

L’operazione dello scorso 27 agosto aveva consentito di sgominare una piazza di spaccio in cui operavano cittadini extracomunitari. È stata disarticolata dai carabinieri che hanno eseguito 11 misure cautelari, compresi sei arresti, emessi dal gip di Sciacca. Gli arresti giungono su richiesta della locale Procura.

Un quartiere sotto scacco

Secondo l’accusa, gli indagati si erano impadroniti di un intero quartiere utilizzandolo come base operativa per l’attività di spaccio di cocaina, hashish e marijuana.

Il precedente

Non è la prima volta che i carabinieri riescono a sgominare una vasta rete di spaccio proprio a Ribera. Nel novembre dello scorso anno furono eseguite altre tre misure cautelari emesse dal Gip di Sciacca su richiesta della Procura: due arresti domiciliari e un obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria nei confronti dei fratelli tunisini Rached Khalfaoui, 32 anni, residente a Ribera e Anis Khalfaoui, 34 anni, residente a Irsina, in provincia di Matera; Nicoleta Atomi, 20 anni, romena, residente a Ribera. I tre sono ritenuti responsabili di aver gestito uno spaccio di eroina, cocaina, marijuana e crack (tra aprile e maggio 2020), usando come base d’appoggio la loro abitazione a Ribera.

 

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