La comunità di Favara sconvolta per la scomparsa di Agostino Fanara, 73 anni, il cui corpo è stato ritrovato senza vita in una scarpata nelle campagne di Recalmuto, ponendo fine a tre giorni di angoscianti ricerche. La tragica scoperta è avvenuta poco dopo il ritrovamento della sua auto, impantanata nel fango in contrada “Quattro Finaite”, al confine tra Racalmuto e Milena. L’auto era aperta e priva delle chiavi, suggerendo che Fanara avesse tentato di cercare aiuto dopo essersi allontanato dal veicolo.

Le ricerche e il ritrovamento

Le forze dell’ordine, supportate da un elicottero e droni, hanno ricostruito il possibile percorso intrapreso dall’uomo, concentrando le ricerche nell’area circostante il ritrovamento dell’auto. Questa intuizione ha purtroppo portato alla tragica scoperta del corpo del pensionato in una scarpata. I familiari di Fanara, devastati dal dolore, erano presenti sul luogo del ritrovamento, insieme ai Carabinieri, ai Vigili del Fuoco, alla Protezione Civile e al sindaco di Favara, Antonio Palumbo. La loro speranza di ritrovare Agostino vivo si è spenta con la conferma del decesso.

La scomparsa e gli ultimi avvistamenti

Agostino Fanara era scomparso da Favara tre giorni prima della tragica scoperta. Gli ultimi avvistamenti lo collocavano al centro commerciale “Le Vigne”, dove si era recato per una visita medica e alcuni acquisti. Da quel momento, si erano perse le sue tracce, scatenando l’immediata mobilitazione delle forze dell’ordine e la preoccupazione della comunità. L’ipotesi degli inquirenti è che, dopo essere rimasto impantanato con la sua auto, il signor Fanara abbia cercato invano di tornare indietro, perdendosi nella campagna circostante.

Le indagini proseguiranno per chiarire ulteriormente le circostanze che hanno portato alla morte del pensionato.

Tragedia nel Ragusano, uomo scomparso da un mese trovato senza vita

Un uomo di 58 anni, di nazionalità tunisina e con regolare permesso di soggiorno, è stato trovato morto all’interno di un locale inutilizzato del Mercato del Fiore in contrada Spinello, a Donnalucata. L’allarme è scattato dopo che un amico, non avendolo visto per circa un mese, ha segnalato la sua scomparsa.

Avanzato stato di decomposizione del corpo

Il corpo, rinvenuto all’interno di quello che sarebbe dovuto essere l’ufficio del mercato, mai entrato in funzione, si trovava in avanzato stato di decomposizione, facendo presupporre che il decesso risalga a circa un mese fa. Le cause della morte sono ancora ignote.

Indagini in corso da parte dei Carabinieri

Sul luogo del ritrovamento sono intervenuti i Carabinieri della Stazione “Vincenzo Garofalo” e il medico legale. Si attende il recupero della salma e il suo trasferimento all’obitorio del cimitero di Scicli.

Vittima viveva in condizioni precarie

Il cittadino tunisino si guadagnava da vivere con piccoli lavori. Arrivato in Italia oltre vent’anni fa, durante il periodo di intenso flusso migratorio verso l’isola, non aveva una fissa dimora. Aveva trovato rifugio nell’ex Mercato del Fiore, adattando alla meglio i locali abbandonati. Viveva in condizioni di indigenza e in un ambiente insalubre.