Non c’è sosta agli arrivi di migranti. Altri quarantacinque, fra cui 9 donne e 2 minori, sono sbarcati a Lampedusa dopo che il barchino di 5 metri sul quale viaggiavano è stato soccorso dalla motovedetta G128 della Guardia di finanza. I migranti, originari di Liberia, Nigeria e Sierra Leone, hanno riferito d’essere partiti da Sfax, pagando 1.500 dinari tunisini a testa. Portati all’hotspot di contrada Imbriacola, si aggiungono ai 192 ospiti, fra cui 57 minori non accompagnati. La prefettura prevede un trasferimento, ma il numero è ancora da definire, con il traghetto di linea della sera diretto a Porto Empedocle.

Tardino, “Dov’è l’Europa?”

“La Sicilia e l’Italia non possono e non devono essere il punto di arrivo di migranti di mezzo mondo. A Lampedusa è di nuovo emergenza e non possiamo essere lasciati soli ad affrontare le conseguenze” commenta adesso in una nota Annalisa Tardino, europarlamentare della Lega, commissario della Lega in Sicilia, coordinatrice Id in commissione Libe.

“Al netto delle tante belle parole e delle promesse nei vertici internazionali, ad oggi non c’è stata alcuna vera solidarietà europea, con la riforma del pacchetto legislativo ferma da anni, ormai quasi due legislature, mentre il consiglio non ha ancora adottato una posizione sul regolamento crisi. Lampedusa ha fatto e sta facendo sforzi straordinari, così tutta la rete a sostegno dell’amministrazione locale, ma la situazione deve cambiare: gli italiani pagano miliardi di euro a Bruxelles, dov’è l’Europa? Dove sono i fondi promessi dall’Ue alla Tunisia?”

Serve cambio di passo

“Serve un netto cambio di passo, che potrà avvenire solo con le prossime elezioni europee. L’ultimo ad aver fermato gli sbarchi è stato Matteo Salvini, noi non possiamo accogliere tutta l’Africa, ma solo chi ha diritto e può essere accolto e integrato. Lampedusa e Ventimiglia sono confini europei, vanno difesi: mentre in Italia cominciamo con un nuovo decreto sicurezza, come annunciato dal ministro Salvini, è ora che l’Europa faccia la sua parte”.

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