Uno scarico diretto al mare a San Leone, spiaggia nell’agrigentino. La denuncia arriva dall’associazione ambientalista Mareamico che ha anche documentato con foto e video quanto sta accadendo. Da sempre Mareamico ha monitorato lo stato d’inquinamento del fiume Akragas e l’antistante mare. “Le cause di questo inquinamento – dicono gli ambientalisti di Mareamico Agrigento in una nbreve nota –  per noi erano imputabili al cattivo funzionamento del depuratore di Sant’Anna e anche di qualche scarico fognario isolato lungo il corso del fiume, occultato tra le sterpaglie”.

Gli scarichi fognari sul lato sinistro del fiume Akragas

Gli attivisti di Mareamico però ora hanno trovato tre grossi scarichi fognari sul lato sinistro del fiume Akragas, a pochi metri dal mare di San Leone. Uno di questi, posizionato proprio alle spalle dell’edificio della soprintendenza, drena un grosso quantitativo di liquami fognari provenienti dalla zona del villaggio Peruzzo/parco Oliva. “Questa situazione nell’anno 2022 non è più tollerabile, e per tale motivo abbiamo segnalato la cosa all’ARPA, ai Carabinieri e alla Procura di Agrigento, per l’accertamento dei responsabili”, denuncia il gruppo che collabora per preservare gli ambienti e gli ecosistemi della zona dell’Agrigentino ormai da anni.

Eraclea Minoa vittima dell’erosione

Via libera definitivo al progetto per il ripascimento del litorale di Eraclea Minoa, nell’Agrigentino. L’assessore al Territorio e all’Ambiente, Toto Cordaro, ha firmato il decreto che prende atto dell’ottemperanza alle prescrizioni impartite dalla Commissione tecnica specialistica per le valutazioni ambientali e rende adesso possibile l’avvio dei lavori.

Il lungo iter per la spiaggia agrigentina

Si perfeziona così l’iter per procedere all’apertura dei cantieri, secondo il progetto predisposto dalla Struttura commissariale contro il dissesto idrogeologico guidata dal presidente della Regione Nello Musumeci. “Superati questi ulteriori passaggi – commenta il governatore Musumeci – possiamo avviare concretamente una complessa opera che consentirà a questo incantevole angolo di Sicilia di guardare al futuro con rinnovata fiducia. La stretta e intensa collaborazione tra le strutture regionali coinvolte consentirà di arginare l’erosione che negli anni ha assunto dimensioni preoccupanti, cancellando ampie porzioni di spiaggia”.

Fondi per due milioni e duecentomila eurp

Ad eseguire le opere sarà la Thetis Costruzioni srl di Ferrara, che si è aggiudicata l’appalto con un ribasso del 26,2 per cento e per un importo di poco superiore ai due milioni e duecentomila euro. “Il governo Musumeci – sottolinea l’assessore Cordaro – prosegue nell’azione di tutela e recupero dei tesori ambientali della nostra Isola. Come per tutti gli impegni presi in tema di ambiente con il popolo siciliano, anche la salvaguardia della costa di Eraclea Minoa è adesso un fatto amministrativo concreto”.

La spiaggia portata via dal mare

L’obiettivo è frenare il fenomeno dell’erosione costiera, che negli anni ha causato un sensibile arretramento dell’arenile consentendo al mare di aggredire alcuni tratti della retrostante pineta e le attrezzature turistiche. Da un punto di vista tecnico, l’intervento prevede la realizzazione di tre pennelli costituiti da massi ciclopici e il ripascimento della spiaggia. Il tratto che verrà recuperato, e che procede da Capo Bianco verso est per una lunghezza di circa due chilometri, comprende anche il boschetto che si trova a pochi metri dalla spiaggia.

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