L’impianto per il carburante degli elicotteri a Lampedusa sarebbe a rischio e così la guardia di finanza lo ha sequestrato. L’unico aviorifornitore è di proprietà della Nautilus Aviation di Palermo.

Il sequestro preventivo è stato eseguito stasera al termine di un approfondito accertamento eseguito dai consulenti tecnici della Procura della Repubblica di Agrigento nel procedimento penale in cui era già stato sequestrato l’unico deposito di carburante presente in aeroporto.

Il fascicolo è coordinato dal procuratore aggiunto Salvatore Vella e dal pm Cecilia Baravelli.

A questo punto non è più possibile fare carburante in aeroporto, in attesa che le autorità competenti non trovino una soluzione transitoria che non metta a rischio l’aeroporto o i voli. A rischio non sono, adesso, i collegamenti aerei perché con un pieno il velivolo della Dat che garantisce i collegamenti con l’isola riesce a fare la spola con Catania e Palermo.

Ma gli elicotteri non potranno più farlo e, a Lampedusa, non essendoci un ospedale, i soccorsi vengono molto spesso garantiti con un elicottero del 118. Sono state accertate – secondo quanto rendono noto dalla Procura – gravi violazioni delle norme a tutela degli utenti dell’aeroporto, dei passeggeri aerei e degli stessi lavoratori della società che gestisce il deposito. Il provvedimento è stato eseguito dai finanzieri della tenenza di Lampedusa e da quelli della compagnia di Agrigento.