Un colpo di fucile alla schiena. Adesso un 37enne è ricoverato in Terapia intensiva all’ospedale Civico di Palermo. I Carabinieri indagano per il tentato omicidio che si è consumato a Canicattì, in provincia di Agrigento.

L’uomo grave al Civico di Palermo

In particolare, un trentasettenne di Canicattì è stato ferito con un colpo di fucile alla schiena. La sparatoria è avvenuta ieri sera e l’uomo è stato ricoverato all’ospedale “Barone Lombardo” dove è stato operato ed è stato, nella notte, poi trasferito al reparto di Terapia intensiva del Civico di Palermo. Il ferito è in pericolo di vita.

Indagano i carabinieri sul tentato omicidio

La Procura di Agrigento intanto ha aperto una inchiesta per risalire al responsabile e ricostruire la dinamica del tentato omicidio. Non si conosce il luogo dove il trentasettenne è stato ferito e, al momento, neanche il motivo. Indagano i carabinieri della compagnia di Canicattì.

Si indaga su mondo della criminalità locale

Il trentasettenne, disoccupato, stando a quanto emerge, risulta essere già noto alle forze dell’ordine. I carabinieri, senza tralasciare nessuna ipotesi investigativa, starebbero concentrando le investigazioni sul mondo della criminalità comune e dello spaccio di droga

I fatti di sangue in provincia di Agrigento

L’agrigentino in questi giorni è teatro di fatti di sangue. Ultimo in ordine di tempo l’omicidio del cardiologo Gaetano Alaimo, ucciso da un paziente con problemi psichici. E’ stato colpito alle spalle con un solo proiettile che gli ha perforato polmone e aorta. E’ quanto è stato accertato dal medico legale Alberto Alongi, incaricato dal procuratore facente funzioni Salvatore Vella e dal pubblico ministero Elenia Manno di eseguire l’autopsia sul corpo del cardiologo di 62 anni Gaetano Alaimo. Gli esiti completi dell’accertamento, al quale hanno partecipato anche i familiari della vittima attraverso il legale di fiducia Giuseppe Barba e il medico legale Paolo Procaccianti, saranno depositate nelle prossime settimane. L’indagato, il bidello Adriano Vetro, paziente della vittima, invece, non ha nominato alcun consulente di parte. I funerali nel pomeriggio di sabato.

Convalidato l’arresto di Vetro

Il gip del tribunale di Agrigento, Micaela Raimondo, ha convalidato l’arresto di Adriano Vetro, 47 anni, di Favara, reo confesso dell’omicidio del cardiologo. Vetro, bidello in servizio in un istituto di Caltanissetta, ha ammesso di averlo ucciso dicendo di essersi sentito preso in giro perchè il cardiologo non gli avrebbe rilasciato un certificato medico indispensabile per ottenere il rinnovo della patente di guida. I carabinieri hanno trovato un’arma nella sua abitazione, dove era andato subito dopo l’omicidio, che avrebbe usato per uccidere il medico.