Con due procedure avviate nel 1998 e nel 2000, il Comune di Palma di Montechiaro ha espropriato alcuni appezzamenti di terreno di proprietà dei fratelli Filippo, Calogero, Mario e Rita Cutaia per la realizzazione di “lavori di risanamento e riqualificazione” e di “un programma costruttivo di n. 25 alloggi e di un centro sociale”.
I fratelli Cutaia, con il patrocinio dell’avvocato Girolamo Rubino, hanno citato in giudizio il Comune di Palma di Montechiaro innanzi al Tar Sicilia – Palermo, chiedendo la restituzione dei terreni o, in alternativa, la condanna del Comune al risarcimento del danno per un importo pari al valore di mercato dei terreni stessi.
Il T.A.R. Sicilia – Palermo, condividendo le tesi difensive dell’avvocato Girolamo Rubino, ha accolto i ricorsi proposti ordinando al Comune di Palma di Montechiaro la restituzione dei fondi ai legittimi proprietari, ovvero, in alternativa, l’acquisizione degli stessi previo il pagamento ai ricorrenti di una somma pari al valore di mercato dei beni aumentato del 10% a titolo di forfettario ristoro del pregiudizio subito.
I fratelli Cutaia ritenendo troppo esigua la somma liquidata a titolo di indennizzo, sempre con il patrocinio dell’avvocato Girolamo Rubino, hanno proposto appositi appelli innanzi al Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana.
Con sentenze n° 788 e 789/2019, il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, ha ritenuto fondati i motivi di impugnazione fatti valere dal legale ed ha accolto gli appelli riconoscendo il diritto degli interessati ad un indennizzo doppio rispetto a quello attribuito in primo grado.
Pertanto, per effetto delle sentenze rese dal Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, il Comune di Palma di Montechiaro dovrà corrisponder ai fratelli Cutaia le maggiori somme dovute.
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