Dramma a Favara. Ieri sera un ragazzo di 12 anni è morto mentre giocava a pallacanestro in una palestra di una scuola.
La tragedia si è consumata all’interno dell’istituto Guarino, dove il ragazzo si è sentito male mentre si allenava con i compagni. A quanto pare il 12enne ha accusato un forte e improvviso dolore alla testa e si è accasciato sul pavimento della palestra.
I soccorsi e la corsa in ospedale
Sono intervenuti i sanitari del 118. La corsa in ospedale. Ma non c’è stato nulla da fare. Il ragazzo è andato in arresto cardiocircolatorio prima di raggiungere il pronto soccorso. Adesso si trova presso l’obitorio dell’ospedale San Giovanni Di Dio di Agrigento a disposizione del magistrato che esaminerà la salma prima di riconsegnarla ai genitori.
Il sindaco di Favara Antonio Palumbo, appresa la notizia, ha annunciato il lutto cittadino nel giorno del funerale. “A nome dell’amministrazione e della collettività che rappresento, manifesto la mia vicinanza istituzionale e personale alla famiglia del 12enne morto, forse per un malore improvviso, mentre giocava a basket nella palestra della scuola Guarino. Un fatto terribile, un dolore immenso che spezza le parole in gola”.
All’inizio del mese la tragedia in una scuola del Palermitano
Il 3 matrzo una tragedia si era registrata nel palermitano. Un alunno di 13 anni della scuola “Karol Wojtyla” di Santa Flavia, si era accasciato mentre si trovava in bagno. Le sue condizioni erano apparse subito molto gravi. Chiamati i sanitari del 118 i sanitari hanno trasferito lo studente all’ospedale dei Bambini. Sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Bagheria per tentare di comprendere cosa sia successo al ragazzo.
Il cuore ha ripreso a battere
Il cuore dello studente di 13 anni ha ripreso a battere. I medici del 118 durante il tragitto sono riusciti con il defibrillatore e il massaggio cardiaco a farlo ripartire. Il ragazzo era stato intubato e portato in rianimazione all’ospedale dei Bambini a Palermo. I carabinieri hanno sentito gli insegnanti a scuola e quanti gli sono stati vicini ed avviato accertamenti sanitari per comprendere le cause dell’evento drammatico
Primi soccorsi degli insegnanti
I primi a soccorrere l’alunno sono stati gli insegnanti che, diretti dai medici della sala operativa del 118, hanno praticato il massaggio cardiaco. Per fortuna del ragazzo nei pressi della scuola stava transitando un’ambulanza del 118 in servizio a Misilmeri che aveva terminato un soccorso in quella zona. A bordo c’era la dottoressa Anna Calcaterra. Sono sempre di meno le ambulanze con a bordo anche il medico che in questo caso è stato fondamentale per la vita dell’alunno. La dottoressa ha intubato il ragazzo e ha iniziato tutte le operazioni per fare ripartire il cuore. Dopo diverse manovre anche con l’uso del defibrillatore il cuore ha ripreso a battere. Poi la corsa verso Palermo all’ospedale dei Bambini dove il 13enne è stato preso in cura dai medici della rianimazione che stanno eseguendo tutti i controlli.
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