Il questore di Caltanissetta Pinuccia Albertina Agnello, previa istruttoria della locale divisione polizia anticrimine, ha emesso tredici provvedimenti applicativi di misure di prevenzione nei confronti di persone che si sono rese responsabili di gravi condotte antisociali.
Sette provvedimenti per violenze domestiche
Sette provvedimenti riguardano l’ammonimento di persone autrici di violenza domestica, minacce, percosse e lesioni personali nei confronti di conviventi ed ex compagne.
Cinque avvisi orali
Cinque provvedimenti di avviso orale sono stati emessi nei confronti di soggetti che, a vario titolo, si sono resi autori di reati concernenti lo spaccio di sostanze stupefacenti, porto di armi od oggetti atti ad offendere, furto e resistenza a pubblico ufficiale.
Daspo per un 39enne
Un daspo urbano è stato emesso nei confronti di un 39enne di Niscemi, il quale in stato di ubriachezza si è reso autore di episodi di violenza all’interno di un bar di quel centro.
Allo stesso è stato vietato l’accesso e lo stazionamento ai pubblici esercizi del centro storico per un periodo di due anni. Inoltre, su proposta del questore, è stata irrogata dall’autorità giudiziaria anche una misura di prevenzione della sorveglianza speciale della pubblica sicurezza nei confronti di un soggetto resosi autore di reiterati maltrattamenti nei confronti di familiari conviventi. Con i provvedimenti di prevenzione emessi dal questore i predetti sono stati tutti invitati a cambiare condotta.
Bar frequentato da pregiudicati, questore sospende licenza per cinque giorni
Alcuni giorni fa, il questore della Provincia di Caltanissetta Pinuccia Albertina Agnello ha emesso un decreto di sospensione della licenza, ex articolo 100 Tulps (Testo unico leggi pubblica sicurezza), per cinque giorni, nei confronti del titolare di un bar ubicato nel centro storico del Capoluogo.
Il provvedimento è stato emesso a seguito di quanto emerso nel corso delle indagini della squadra mobile relative all’operazione di polizia giudiziaria “Tritone” che ha portato all’arresto di numerose persone per associazione finalizzata al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti. L’esercizio commerciale, come emerso dalle intercettazioni telefoniche e ambientali, era frequentato quotidianamente dagli affiliati all’associazione, soggetti di spicco appartenenti alla criminalità locale, i quali trafficavano all’interno del bagno del bar.
L’assidua frequenza del locale da parte di pregiudicati costituisce un pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica e la temporanea sospensione dell’attività ha l’obiettivo di dissuadere i soggetti indesiderati dal continuare a frequentarlo.
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