Scoperto nel nisseno un presunto giro di corruzione e truffa e i carabinieri arrestano un prete nell’Ennese. Scatta così l’ordinanza del Giudice per le indagini preliminari del tribunale di Gela per quattro persone tra cui due consiglieri comunali.

Le decisioni del gip di Gela

Un sacerdote posto agli arresti domiciliari e per altre tre persone, compresi due consiglieri comunali di Gela, disposto il divieto di esercitare per un anno uffici direttivi in imprese o società e obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Sono i provvedimenti adottati dal Gip di Gela, ed eseguiti da carabinieri, nei confronti di quattro indagati nell’ambito dell’inchiesta ‘Avaritia’ della locale Procura.

Le accuse contestate agli indagati

I reati ipotizzati a vario titolo sono corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, circonvenzione d’incapace, truffa, appropriazione indebita e riciclaggio. Tra i destinatari del provvedimento cautelare personale ci sono anche un sacerdote della Diocesi di Piazza Armerina (Enna) e due consiglieri del Comune di Gela. Particolari sull’operazione saranno resi noti durante una conferenza stampa che si terrà alle 11.30 alla Procura della Repubblica di Gela.