Sono i temi dell’emergenza economica e sociale a tenere banco anche oggi in questa seconda giornata dall’avvio della Fase 2. Temi importanti per la gente che non riesce più provvedere alle proprie esigenze familiari ma anche per il sistema generale dell’economia con tante imprese che vogliono fortemente ripartire.

Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 16 di oggi (martedì 5 maggio), in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale.

Dall’inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 91.306 (+4.140 rispetto a ieri), su 82.079 persone: di queste sono risultate positive 3.267 (+12), mentre attualmente sono ancora contagiate 2.202 (0), 818 sono guarite (+9) e 247 decedute (+3).

Degli attuali 2.202 positivi, 393 pazienti (-10) sono ricoverati – di cui 26 in terapia intensiva (-1) – mentre 1.809 (+10) sono in isolamento domiciliare. Il prossimo aggiornamento regionale avverrà domani.

Questi i casi di coronavirus riscontrati nelle varie province dell’Isola, aggiornati alle ore 16 di oggi (martedì 5 maggio), così come segnalati dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale.
Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 69 (0 ricoverati, 65 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 127 (14, 24, 11); Catania, 685 (84, 239, 88); Enna, 294 (117, 95, 29); Messina, 373 (74, 126, 52); Palermo, 397 (60, 95, 29); Ragusa, 54 (3, 33, 7); Siracusa, 111 (37, 99, 25); Trapani, 92 (4, 42, 5). Il prossimo aggiornamento avverrà domani.
Lo comunica la presidenza della Regione Siciliana.

Grande allarme oggi è stato causato da un funerale a Palermo al quale hanno preso parte ben più di 15 persone persone, un funerale che ha mostrato assembramenti secondo quanto denunciato da chi ha assistito.

Ma gli assembramenti sono avvenuti anche durante le code davanti ad uffici postali e supermercati. In più di un caso è intervenuta la polizia per rimettere a posto la situazione invitando la gente a riprendere le distanze di sicurezza e usare le protezioni.

Ma i veri allarmi sociali sono legati ai ritardi della cassa integrazione in deroga che in Sicilia continua ad essere una chimera per effetto dei ritardi della regione nel lavorare le pratiche da trasmettere all’Inps. la notizia del rafforzamento della task force regionale con altri 100 funzionari in base ad un accordo raggiunto ieri fra regione e sindacati si è trasformata in un boomerang quando è venuto a galla che questo accordo prevede un bonus da 10 euro ad ogni dipendente regionale per ogni pratica esitata