Terzo incendio doloso, nell’arco di cinque anni (il secondo in 15 giorni) per un forno-pasticceria-tavola calda di Gela, il “Panificio San Giacomo”, di proprietà di una donna di 32 anni, che sorge di fronte all’omonima chiesa, nel centralissimo corso Salvatore Aldisio.
I malviventi, poco dopo mezzanotte, hanno versato benzina sotto la saracinesca del retrobottega, in via Pignatelli, hanno appiccato il fuoco e, prima di allontanarsi, hanno sparato un colpo di pistola contro il muro, quasi a volere sottolineare il peso intimidatorio dell’azione criminale. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, chiamati da alcuni vicini, allarmati dallo sparo.
Le indagini, avviate dal locale commissariato di Polizia, non escludono alcuna ipotesi: dalla “guerra sul prezzo del pane” (già esplosa in passato tra fornai gelesi, per motivi di concorrenza), al tentativo di estorsione, a una ipotetica vendetta per rancori personali. Il proiettile conficcatosi nel muro del panificio è stato recuperato e inviato ai laboratori della scientifica per essere sottoposto a perizia balistica. La famiglia della proprietaria, che ha denunciato i fatti, si dice stanca di vivere in questo clima di paura e minaccia di chiudere l’attività.
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