Sette liste “civiche” sulle 13 complessive che si accingono a partecipare alle prossime elezioni amministrative di Gela, a sostegno di quattro candidati a sindaco, potrebbero essere dichiarate non ammissibili perché al momento della raccolta delle necessarie 400 firme erano prive dell’elenco dei candidati e dei rispettivi dati anagrafici.

Tra le liste civiche “a rischio” ci sarebbero quelle del Pd, “Uniti, siamo gelesi”, e di Forza Italia, “Azzurri per Gela”, che, in una sorta di “patto del Nazzareno”, hanno deciso di correre insieme, abbandonando i simboli tradizionali, a sostegno del candidato a sindaco, Lucio Greco, nonché la lista con nuovo logo della “Lega-Salvini Sicilia”, che appoggia la candidatura di Giuseppe Spata (Lega).

Per tutte cadrebbe ogni pregiudizio se entro il 3 aprile (termine ultimo di presentazione delle liste) Pd, F.I. e Lega decidessero di tornare ai vecchi simboli con cui sono rappresentati all’Ars.

Ma dal Comune di Gela fanno trapelare che solo la commissione elettorale può decidere chi ammettere e chi escludere. Ogni altra ipotesi sarebbe priva di fondamento giuridico.

In mancanza di atti ufficiali, però, la fibrillazione negli ambienti politici gelesi resta. Gli altri due candidati a sindaco di Gela sono Simone Morgana (M5s) e Maurizio Melfa (Melfa sindaco).

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