Nonostante siano considerati di grande interesse naturalistico o per la conservazione dell’habitat naturale o per la tutela di determinate specie floro-faunistiche, molti SIC – Siti di interesse comunitario – della Sicilia sono in situazioni di grave degrado e inquinamento ambientale. Il dato è emerso oggi in IV Commissione all’ARS durante le audizioni sulla situazione dell’area industriale e del biviere di Gela, il cui caso è certamente emblematico di come il territorio è stato negli anni colpito.
Ai lavori hanno preso parte il direttore della riserva naturale e i dirigenti dell’Eni che hanno manifestato disponibilità a sostenere gli interventi di recupero ambientale della zona.
Dalla Caronia viene però una proposta più ampia, che riguarda tutti i Sic a rischio ambientale, con la creazione di una sottocommissione incaricata ufficialmente di occuparsi del tema.
“Per conoscere meglio queste situazioni e poter studiare soluzioni condivise – afferma Marianna Caronia che oggi ha presieduto i lavori della Commissione – ho proposto che sia creato una sottocommissione ad-hoc. La specificità di queste aree è infatti tale da richiedere una attenzione particolare”.
“Tante aree della Sicilia vivono questo contrasto fra la presenza di insediamenti ad alto impatto ambientale, attorno ai quali spesso ruota tutta l’economia dell’area, ed allo stesso tempo luoghi non solo di grande bellezza ma soprattutto di grande valore naturalistico ed ambientale. Gela, Milazzo e Priolo sono certamente i casi più noti, ma come questi ne esistono tanti in tutta la Regione.”
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