Michele Noto, il ventisettenne di Mussomeli che si e’ tolto la vita dopo aver ucciso la ex Rosalia Mifsud, 48 anni e la figlia di lei, Monica Diliberto di 27 anni, si confidava spesso con il padre, Gero.

L’uomo, che lavora con contratti a progetto per il Comune, è stato sentito dei carabinieri.

“Trovavo singolare questa storia e il fatto che mio figlio si fosse innamorato di una donna piu’ grande di lui di 20 anni – ha raccontato Gero Noto agli investigatori -. Anche perché qualche sua coetanea aveva manifestato interesse nei suoi confronti ma lui era legato a quella donna e non voleva saperne di altre. Ero perplesso nei confronti di quella relazione anche perché quella donna era più grande pure di mia moglie”.

La relazione tra Michele e Rosalia era durata meno di un anno e non era vista di buon occhio né dalla figlia della donna, Monica, né dall’altro figlio, il giovane di 22 anni che ha trovato i tre corpi ormai privi di vita nella stanza da letto.

Durante quel rapporto comunque mai si era verificato un episodio di violenza. Per tutti quanto accaduto resta un fatto inspiegabile.

Oggi la Procura della Repubblica di Caltanissetta dovrà affidare l’incarico al medico legale che effettuerà gli esami autoptici sui tre corpi, che potrebbero essere eseguiti già da domani all’obitorio dell’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta.

Intanto la Pro Loco ha deciso, insieme all’amministrazione comunale che saranno annullate le manifestazioni per il
carnevale in segno di lutto.

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