Lavoro nero, chiusi panificio e pizzeria, perquisizioni alla ricerca di droga con 8 segnalazioni di assuntori e anche 4 denunce. E poi tantissime violazioni al codice della strada che hanno portato ad elevare multe per svariate migliaia di euro. E’ un bilancio “pesante” quello che sfocia da un controlli capillare del territorio nella zona di Gela, in provincia di Caltanissetta.

Il perché dell’intensificazione dei controlli

I controlli sfociano nell’ambito dell’intensificazione dei servizi straordinari disposti dal prefetto di Caltanissetta, Chiara Armenia. L’obiettivo è quello della prevenzione e del contrasto ai fenomeni di criminalità diffusa nelle aree di Gela, particolarmente sensibili. Dispiegati uomini e mezzi con dispositivi ad “Alto Impatto” da parte dei carabinieri del comando provinciale di Caltanissetta. L’operazione è stata essenzialmente finalizzata al contrasto dei reati in materia di sostanze stupefacenti, sicurezza nei luoghi di lavoro e circolazione stradale.

Perquisizioni e stupefacenti

Ad essere state coinvolte oltre 50 unità dell’Arma dei carabinieri, compreso personale dell’ispettorato del Lavoro di Palermo, del contingente dell’ispettorato nazionale del lavoro e dei cinofili di Palermo. Attività che ha portato al controllo di 215 persone e 139 veicoli, elevate contravvenzioni per un importo complessivo di oltre 11 mila euro. Inoltre effettuate perquisizioni personali e domiciliari, durante le quali sono stati sequestrate numerose dosi di hashish e marijuana. Otto persone, ritenute assuntori di sostanze stupefacenti, sono state segnalate alla prefettura di Caltanissetta. In totale 4 persone sono state denunciate per vari reati, tra cui porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere e guida senza patente reiterata.

Sicurezza sul lavoro

Altre attività hanno riguardato controlli in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro che hanno portato alla chiusura di un panificio e di una pizzeria di Gela. Contestate violazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Inoltre per la presenza di lavoratori in nero comminate ammende per complessive 21.600 euro.

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