Una ventenne, al termine dell’ennesima lite tra le mura domestiche, è stata cacciata da casa dal padre che le ha tolto la figlia di pochi mesi.

La ragazza, una volta in strada, si è rivolta alla polizia e ha raccontato ai poliziotti che voleva allontanarsi dal proprio nucleo familiare perché da qualche tempo subiva violenze fisiche e psicologiche, mai denunciate per paura di ritorsioni, e che le sarebbe impedito di cercarsi un lavoro perché donna.

Gli agenti hanno identificato i quattro componenti del nucleo familiare denunciati dalla vittima: padre, madre e i fratelli. Mentre erano in casa per riprendere la neonata, i poliziotti sono stati oggetto di ripetuti insulti e aggressioni. L’intera famiglia, infatti, si opponeva al fatto che la piccola lasciasse l’abitazione.

Per disposizione della Procura della Repubblica la madre e la bimba sono state collocate, al sicuro, presso una struttura che accoglie donne vittime di violenza. Padre, madre e gli altri due figli sono stati denunciati per i reati di maltrattamenti in famiglia, nei confronti della primogenita, e per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale.