Su disposizione della DDA di Caltanissetta le Fiamme Gialle gelesi hanno eseguito nelle prime ore del mattino, una vasta operazione volta a sequestrare il patrimonio riconducibile ad un noto soggetto malavitoso, vicino al Clan Emanuello e coinvolto nel traffico di sostanze stupefacenti.

Il soggetto colpito dal provvedimento emerge da una precedente indagine dei Finanzieri di Gela – operazione Family market – nell’ambito della quale è stato stroncato un sodalizio criminale dedito al traffico di sostanze stupefacenti.
Grazie alle intercettazioni era emerso che i soggetti, imparentati tra loro, e con il contributo determinante delle rispettive mogli e dei loro più stretti parenti ed affini, gestivano lo spaccio di cocaina nel comune di Gela, reperendola direttamente nel Nord Italia e/o nelle zona del catanese e del palermitano.

Dopo la denuncia di 74 persone e l’esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare nei confronti di 38 soggetti, i militari della Compagnia di Gela – al fine di aggredire i patrimoni illecitamente accumulati dagli autori del reato – hanno
eseguito approfondite indagini patrimoniali volte a ricostruire la situazione patrimoniale, reddituale e finanziaria del soggetto al centro del traffico di sostanze stupefacenti e contiguo al clan Emanuello.

Gli accertamenti, in forza della legge antimafia, sono stati estesi anche a tutto il nucleo familiare che nell’ultimo quinquennio ha convissuto con i soggetti colpiti dalla misura, nonché nei confronti delle società di cui i soggetti risultano poter disporre direttamente o indirettamente.

A nulla, infatti, è valsa l’intestazione fittizia dei beni nei confronti dei parenti più prossimi e l’acquisto degli stessi mediante l’emissione di assegni circolari (bank draft appunto) tratti dai loro conti correnti: il codice antimafia – il grimaldello utilizzato stavolta dalla Compagnia di Gela – è uno strumento innovativo che permette alla Polizia Giudiziaria di sequestrare beni e conti correnti la cui legittima provenienza non venga giustificata dal titolare effettivo.

Il patrimonio sottoposto a sequestro ha un valore, da stime altamente prudenziali, di oltre 700mila euro e, nello
specifico, consiste in due immobili, un terreno, un immobile abusivo in corso d’opera, un’ attività commerciale, due autovetture (di cui una BMW X5), un motoveicolo, 5 depositi bancari.

L’operazione odierna riassume in sé tutte le attività investigative proprie della Guardia di Finanza, il core business della quale è, essenzialmente – in chiave preventiva e repressiva – il contrasto ad ogni forma di illegalità economico-finanziaria.