Antonello Montante resta ad Asti, il tribunale di Caltanissetta ha rigettato la richiesta dei suoi difensori. L’ex numero uno di Sicindustria condannato a 14 anni in primo grado per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, vive ad Asti dove aveva sede una delle sue aziende adesso ceduta, con la misura di obbligo di dimora.
Rigettata la richiesta
Come si legge sul Giornale di Sicilia, dopo che sono scaduti i termini, i suoi avvocati Giuseppe Panepinto e Carlo Taormina avevano fatto richiesta di remissione della misura, il tribunale ha rigettato. Non ci sarebbero nuove condizioni per modificare l’ordinanza, così i giudici giustificano la decisione.
Chiesta riduzione pena
A gennaio il procuratore generale di Catania, Giuseppe Lombardo, ha chiesto la condanna a 11 anni e 4 mesi di reclusione per l’ex leader di Confindustria Sicilia Antonello Montante al quale in primo grado erano stati inflitti 14 anni di reclusione. Si è conclusa così, nell’aula bunker del carcere Malaspina di Caltanissetta, la requisitoria del processo d’appello in abbreviato sul cosiddetto “Sistema Montante”, in cui è imputato l’ex leader di Confindustria in Sicilia accusato di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione.
Le accuse
Montante è imputato insieme a colonnello Gianfranco Ardizzone, ex comandante provinciale della Guardia di Finanza di Caltanissetta condannato in primo grado a 3 anni, al sostituto commissario Marco De Angelis (4 anni), il capo della security di Confindustria Diego Di Simone (6 anni), al questore Andrea Grassi condannato (1 anno e 4 mesi). Sono accusati, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, favoreggiamento, rivelazione di segreto d’ufficio e accesso abusivo al sistema informatico.
L’altro filone
A dicembre 2021 i pm Claudia Pasciuti e Davide Spina hanno chiesto il rinvio a giudizio per i 13 imputati del processo “Montante bis”. L’udienza preliminare è stata fissata dal giudice Emanuele Carrabotta il prossimo 20 gennaio nell’aula bunker del carcere di Caltanissetta. La Procura ha chiesto il processo per l’ex presidente di Confindustria in Sicilia Antonello Montante, l’ex governatore Rosario Crocetta, gli ex assessori regionali alle Attività produttive Mariella Lo Bello e Linda Vancheri, l’ex presidente di Sicindustria Giuseppe Catanzaro, l’imprenditore Rosario Amarù, l’ex commissario dell’Irsap Maria Grazia Brandara, l’ex capo centro della Dia di Palermo Giuseppe D’Agata, l’ex capo della Dia Arturo De Felice, il capo della sicurezza nazionale di Confindustria Diego Di Simone Perricone, il vice questore in servizio allo scalo di Fiumicino Vincenzo Savastano, l’ex capo centro della Dia di Caltanissetta Gaetano Scillia, l’imprenditore Carmelo Turco. In tal senso Di Simone ha formalizzato istanza di interrogatorio al Gup.
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