Grande soddisfazione esprimono i parlamentari M5S all’Ars per la pronuncia della Cassazione, che conferma il sequestro del Muos, l’impianto radar statunitense che si trova a Niscemi.
“La decisione – afferma il deputato Giampiero Trizzino – è certamente un passaggio importante in una vicenda che è diventata volutamente complessa. Prova ne sia la necessità di un ennesimo studio, quando le carte del Muos sono passate sotto le mani di illustri esperti come Zucchetti, Coraddu e D’Amore, i quali hanno dimostrato, punto per punto, la pericolosità dell’impianto statunitense. Fummo noi a volere con determinazione l’inserimento tra gli esperti di Zucchetti e Coraddu”.
“Noi – conclude la nota – non abbassiamo la guardia. Se la decisione finale dovesse vederci perdenti, porteremo la vicenda alle Corti europee”.
“La Cassazione conferma il sequestro del Muos di Niscemi perché abusivo. Il governo Crocetta presenta una sanatoria e l’Ars la vota all’unanimità”, scrive ironicamente su Twitter Fabrizio Ferrandelli, ex deputato regionale del Pd dimessosi a luglio dall’Ars in polemica con Crocetta e il Pd siciliano.
“La vicenda del Muos di Niscemi – aggiunge – è la metafora di una Sicilia guidata da Crocetta. Un presidente della Regione che, nonostante sia ormai divenuto abusivo (visto che la totalità dei siciliani non lo vuole più) e faccia male alla Sicilia (per incapacità politica e amministrativa), continua a stare lì, fermo, immobile. Così come quel radar a cui io mi sono sempre opposto non perché ne contesti l’utilità dal punto di vista della sicurezza nazionale e internazionale, ma perché qualsiasi opera deve essere compatibile con la salute dei cittadini e con la tutela dell’ambiente circostante”.
“Da anni lo diciamo: il Muos è abusivo – dichiara Gianfranco Zanna, presidente regionale di Legambiente Sicilia – è stato costruito in un’area protetta, la Sughereta, con inedificabilità assoluta. La Cassazione ha, finalmente, messo un punto fermo. Ancora una volta, però, resta forte l’amarezza di una politica inadeguata e miope che non riesce a salvaguardare né la salute dei siciliani né il suo territorio”.
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