A Caltanissetta protestano i residenti delle vie in cui si concentrano i locali della movida. Non riescono più a tollerare continui disturbi e schiamazzi nelle ore serale e notturne. Secondo il Questore Emanuele Ricifari, “la maggioranza di questi disturbatori sono minori, il problema non è solo di Polizia ma educativo”.
Scattano 5 denunce
La Polizia di Stato ha intensificato i controlli e ha identificato 505 persone, controllato 257 mezzi, effettuato 5 perquisizioni, elevato 30 sanzioni al codice della strada e 3 per ubriachezza e ha denunciato 5 persone. L’operazione dopo gli esposti in Questura, relativi al disturbo della quiete pubblica in ore serali e notturne. Così il Questore nisseno ha emesso nei giorni scorsi un ordinanza al fine d’intensificazione i controlli da parte degli equipaggi delle forze dell’ordine deputati al controllo del territorio.
Il risultato dell’operazione anti movida selvaggia
Da sabato scorso le volanti della Polizia di Stato hanno identificato 505 persone, controllato 257 mezzi, tra cui numerosi ciclomotori e motocicli, effettuato 5 perquisizioni personali, elevato 30 sanzioni al codice della strada per varie violazioni per guida senza patente, velocità non commisurata, incauto affidamento. La polizia ha anche sequestrato un mezzo, elevato 3 sanzioni amministrative per ubriachezza nei confronti di soggetti che disturbavano all’intero di esercizi pubblici. Denunciato 5 persone, a vario titolo, per lesioni personali, guida sotto l’influenza di alcol, porto di armi od oggetti atti ad offendere e resistenza a pubblico ufficiale.
I controlli anche nei prossimi giorni
I controlli sono stati estesi anche ai soggetti sottoposti a misure anticrimine quali sorvegliati speciali, arrestati domiciliari, liberi vigilati; in totale, sono 180 i controlli eseguiti nelle abitazioni dei predetti al fine di accertare eventuali violazioni alle prescrizioni imposte dall’Autorità giudiziaria. “Per questi servizi abbiamo ricevuto l’apprezzamento di amministratori e cittadini. Questo sostegno ci incoraggia, tuttavia – dichiara il Questore Emanuele Ricifari – abbiamo notato sia noi che le altre Forze di Polizia, che stanno facendo lo stesso, che la maggioranza di questi disturbatori sono minori e, in particolare, in centro storico e piazza Umberto I, ragazzini sotto i anni 14. Ciò, da un lato, ci fa pensare che il problema non è solo di Polizia ma educativo e, d’altro canto, che se sarà ripetuta l’identificazione di tali minori, da ora dovremo dedurre l’assenza di controllo familiare e pertanto sarà necessario coinvolgere i servizi sociali e il Tribunale per i minorenni”.
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