E’ attesa per oggi, con ogni probabilità nel pomeriggio o in prima serata, la sentenza del processo, che si celebra con il rito abbreviato, per Antonello Montante, l’ex presidente degli industriali siciliani accusato di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione con alcuni esponenti delle forze dell’ordine. Alla fine della requisitoria, la Procura di Caltanissetta ha chiesto per Montante la condanna a dieci anni e dieci mesi di carcere.

Come scrive Repubblica Palermo di oggi, “Tutti bussavano alla porta di Montante”. E’ quanto hanno detto i pubblici ministeri Stefano Luciani e Maurizio Bonaccorso nel corso della requisitoria. Ministri, prefetti, capi dei servizi segreti. Antonello Montante, ex presidente di Sicindustria poi diventato responsabile legalità di Confindustria, era ufficialmente un paladino della legalità: “In realtà – accusa la procura di Caltanissetta – aveva creato un ufficio informazioni ed elevato la raccomandazione a sistema”.

I suoi legali, Carlo Taormina e Giuseppe Panepinto, parlano di presunti complotti.

Montante è accusato di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e rivelazione di notizie riservate. Arrestato nel maggio scorso, adesso di trova ai domiciliari.

Ieri il legale Taormina ha dichiarato: “Montante ha operato all’insegna dell’antimafia quasi per 10 anni e mezzo e pare che la pubblica accusa si sia ispirata a questo concetto: dieci anni e mezzo hai governato, dieci anni e mezzo stai in galera. Forse è una casualità ma a me è venuto in mente proprio questo”.

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