Un proiettile e frasi d’offesa e minacce per il vice presidente regionale di Rete per la legalità Sicilia Eugenio Di Francesco, originario di Riesi (Cl), ma in prima linea – contro la criminalità organizzata di stampo mafioso – anche a Canicattì e a Licata. Delle indagini sull’intimidazione subita da Di Francesco si stanno occupando i carabinieri del comando provinciale di Caltanissetta.

Di Francesco, di recente, oltre ad essersi mobilitato per aiutare gli imprenditori vittime del racket, ha ingaggiato una vera e propria battaglia per gli agricoltori che, soprattutto nell’area Canicattinese, continuano a vedersi radere al suolo i vigneti.

L’intimidazione ad un imprenditore

Intimidazione eloquente all’indirizzo di un imprenditore edile dell’Ennese con una testa di capretto insanguinata lasciata davanti casa. La vittima ha sporto denuncia ai carabinieri che hanno aperto un’indagine sull’episodio. Oltretutto l’uomo pare che abbia subito altri avvertimenti nel recente passato ed anche qualche anno fa.

Il sopralluogo

Il fatto è avvenuto la sera del venerdì santo a Cerami, anche se solo in queste ore la notizia è filtrata. Un familiare, facendo rientro a casa, ha scoperto la testa di capretto ed ha subito lanciato l’allarme. I militari dell’Arma nella stessa serata hanno effettuato un sopralluogo e sequestrato la carcassa dell’animale.

I precedenti

L’imprenditore sarebbe stato già nel mirino recentemente ed anche negli anni passati. Il mese scorso pare che abbia ritrovato nella campagna di sua proprietà una lampada con la candela spenta al suo interno. Un gesto dai contorni tutti da chiarire ma che comunque non deve essere sottovalutato. Anche perché una decina di anni fa ci fu l’incendio del box di campagna dell’imprenditore, nelle campagne di Cerami. Qualcuno appiccò le fiamme e il cavallo che stava al suo interno morì.

Segnali anche nell’Agrigentino

Episodi che in Sicilia si ripetono. Nel febbraio scorso intimidazione ai danni di un agricoltore di 49 anni di Castrofilippo, in provincia di Agrigento. L’uomo ha trovato, nel suo appezzamento di terreno, in contrada Bigini, una testa mozzata di ovino, una croce realizzata con tondini di ferro e una tanica di diserbante. La testa di ovino, la croce e la tanica erano legati a un serra. L’agricoltore ha presentato denuncia ai carabinieri di Villaseta che stanno indagando. Gli inquirenti hanno a lungo ascoltato l’agricoltore per capire se nei giorni precedenti al ritrovamento abbia visto qualcosa di sospetto o abbia litigato con qualcuno.

A dicembre intimidazione a due avvocati di Palermo

Potrebbe essere un’intimidazione indirizzata a due avvocati anche l’incendio doloso appiccato alla porta d’ingresso del loro studio legale a Palermo nel mese di dicembre. Almeno questa la pista maggiormente battuta dai carabinieri che stanno indagando per l’episodio accaduto all’interno di una palazzina in via Sciuti. Qualcuno ha appiccato le fiamme alla porta dello studio in cui lavorano i due professionisti. Immediato l’intervento di carabinieri e vigili del fuoco che sono riusciti a contenere i danni.

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