In due sono stati arrestati per una rapina ad una gioielleria di Piazza Armerina, nell’ennese. Si tratta di due uomini residenti a Gela, in provincia di Caltanissetta, uno di loro anche con una misura di prevenzione. Erano riusciti a portare via due borsino pieni di gioielli minacciando la titolare pour essendo privi di armi.

L’immediato allarme

L’indagine e i conseguenti arresti sono stati portati a termine in collaborazione tra la polizia di Caltanissetta, il commissariato di Gela e l questura di Enna. Gli autori sono due giovani che si erano introdotti all’interno di una gioielleria del centro storico di Piazza Armerina e, dopo aver minacciato le due donne presenti, si sono impossessati di oggetti preziosi di ingente valore. Alcuni cittadini, che si erano accorti di quanto stava accadendo, hanno subito contattato la polizia di Stato che è intervenuta immediatamente dando avvio alle indagini per ricercare gli autori della rapina.

Gli indizi

In pochi minuti i poliziotti della squadra mobile di Enna e del commissariato di Piazza Armerina hanno raccolto alcuni indizi utili per indirizzare le indagini nel territorio di Gela. Gli elementi raccolti sono stati elaborati dalla sezione investigativa del commissariato di Gela che, grazie al coordinamento della Procura delle Repubblica gelese, sono riusciti ad individuare il covo dei presunti autori del reato. Poco prima dell’ingresso nell’abitazione del sospettato, un giovane si è dato alla fuga per essere poi raggiunto dagli investigatori dopo ore di ricerca.

I gioielli dentro l’aspirapolvere

Il giovane trovato all’interno dell’abitazione era insieme alla moglie e grazie alla perquisizione è stato possibile rinvenire parte di gioielli all’interno dell’aspirapolvere e, successivamente, in soffitta è stato rinvenuto il borsone utilizzato dagli indagati per portare via tutti i monili, con all’interno parte della refurtiva. I sospettati sono stati arrestati per rapina aggravata in concorso. Un testimone ha riconosciuto uno di loro poco prima che entrasse in gioielleria, avvalorando quanto ricostruito dagli investigatori. Inoltre, uno dei due giovani era già sorvegliato speciale di pubblica sicurezza in quanto soggetto considerato pericoloso. Nel suo caso è stato arrestato anche per la violazione delle norme specifiche previste dal codice antimafia. Agli indagati è stato anche contestato il reato di ricettazione in quanto il veicolo utilizzato per mettere a segno la rapina era stato rubato pochi giorni prima e perché trovati in possesso di una collana di valore rubata presso un’altra gioielleria.

Il questore: “Grande acume investigativo”

Il magistrato, esaminati gli indizi raccolti, ha convalidato l’arresto e disposto per entrambi la custodia in carcere. Il questore di Caltanissetta, Emanuele Ricifari, si è complimentato con gli investigatori della squadra mobile di Caltanissetta e del commissariato di Gela: “Il brillante risultato operativo raggiunto a poche ore dalla commissione del grave fatto delittuoso con la cattura dei due soggetti sospettati di essere gli autori della rapina, grazie alla guida ed al coordinamento della Procura della Repubblica gelese, nonché il ritrovamento di parte della refurtiva, è frutto dell’acume investigativo e della conoscenza approfondita della realtà criminale ma anche della preziosa collaborazione della cittadinanza e della sinergia con i colleghi della Squadra Mobile di Enna e del Commissariato di Piazza Armerina”.

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