Un regalo di Natale amaro per i 188 infermieri dell’Asp di Caltanissetta, ai quali è stato prorogato il tempo determinato soltanto per tre mesi, fino al 31 marzo 2025, e ancora più amaro per i 205 OSS, ai quali è stato anche ridotto il contratto a 24 ore settimanali. Fp Cgil di Caltanissetta esprime netta contrarietà per la recente delibera, in tema di personale, prodotta dell’Azienda sanitaria nissena.

La delibera

“Una delibera, pubblicata contemporaneamente all’atto di indirizzo dell‘Assessorato Regionale della Salute su proroghe/rinnovi, tempi determinati della Aziende Sanitarie, che di fatto – afferma Monica Genovese, Segretaria Regionale della Funzione Pubblica – bypassa incomprensibilmente le indicazioni dell’amministrazione regionale. Questa delibera – prosegue la nota della Fp – non tiene conto della reale situazione in cui versa l’ospedale Sant’Elia, sia per quanto riguarda la condizione dei lavoratori che per la qualità del servizio erogato. Come Fp Cgil – conclude la nota – rimaniamo in attesa della pronuncia del Tar, attesa per gennaio 2025, a cui nei mesi scorsi ci siamo rivolti per il riconoscimento della graduatoria di stabilizzazione degli OSS che questa attuale Direzione ha disconosciuto.

Asu dei beni culturali: “Soluzione immediata e concreta”

“La situazione dei lavoratori ASU dei Beni Culturali in Sicilia richiede una soluzione immediata e concreta”. Fp Cgil fa appello al Presidente della Regione, Renato Schifani, affinché si applichi la norma vigente in unica soluzione ed in tempi rapidi in modo da mettere fine al precariato di questi lavoratori. La proposta del Governo, inserita nella Finanziaria Regionale, prevede assunzione simultanea di tutti i 258 lavoratori ASU, contratto a 30 ore presso la SAS, mantenimento dell’attuale sede lavorativa, stessi diritti giuridici ed economici del personale regionale e riserva di posti per futuri concorsi regionali. La Funzione Pubblica sollecita questa soluzione in quanto “ritenuta la più veloce ed eviterebbe l’’ipotesi delle stabilizzazioni a scaglioni(50 unità all’anno). Ma ciò – spiegano la Segretaria Regionale, Monica Genovese, e il Coordinatore Regionale Asu Fp, Salvo Musolino – potrebbe non essere sufficiente in quanto si potrebbe correre il serio rischio di impugnazione da parte del Consiglio dei Ministri a causa di una impostazione articolata in più commi. Per superare questa eventuale criticità – proseguono – chiediamo al governo di proporre, assieme alla deputazione, l’approvazione di una nuova norma che garantisca un articolo esclusivo per ASU Beni culturali, legittimità giuridica, applicabilità pratica immediata, stabilizzazione contestuale di tutti i 258 lavoratori e dignità lavorativa attraverso contratti a tempo pieno. È necessario agire rapidamente con una norma solida – concludono Genovese e Musolino – che non rischi impugnative da parte del Consiglio dei Ministri e che liberi finalmente i lavoratori dalla precarietà e dalla speculazione politica”. Fp Cgil Sicilia ha sempre seguito con attenzione questa vertenza e assicura massimo impegno e determinazione per baypassare i limiti dell’attuale norma (art. 10 comma 2 L.R. 1/2024) che, nonostante abbia superato il vaglio di costituzionalità, si è rivelata inapplicabile a causa dei vincoli nazionali sulle assunzioni (art. 2 D.Lgs. 75/2023).