Ben sei auto in fiamme a Gela, in provincia di Caltanissetta. Il gesto sarebbe di matrice sarebbe dolosa e indaga la polizia visto che ancora non è chiara la dinamica del rogo.
Le auto coinvolte dal rogo
Sei auto a fuoco nella notte, intorno alle 3.30, in via Francesco Goya a Gela.
Dell’incendio sono rimaste coinvolte una Dacia Sandero e una Fiat Panda di proprietà di un pensionato 70enne, una Citroen Nemo e una Fiat Panda di un 38enne disoccupato e la Ford Fiesta e la Jeep Renegade di due casalinghe. Questi ultimi due mezzi sono stati solo parzialmente danneggiati dalle fiamme.
Le indagini degli agenti del Commissariato
Sono intervenuti i vigili del fuoco e i poliziotti del commissariato. A seguito del sopralluogo sarebbe emersa la natura dolosa dell’incendio. Non è ancora chiara la dinamica, ossia se chi ha appiccato l’incendio voleva colpire un solo mezzo e gli altri hanno preso fuoco accidentalmente o se i destinatari fossero diversi. L’attentato incendiario potrebbe essere stato indirizzato verso un nucleo familiare.
Ennesimo rogo di auto a Gela
A fuoco quattro auto nella notte del 10 febbraio a Gela. I veicoli erano tutti posteggiati in un garage di via Pisano. Sono intervenuti i vigili del fuoco, che hanno spento le fiamme con non poca difficoltà. Con loro anche i poliziotti del commissariato. A seguito del sopralluogo dei vigili del fuoco non sarebbe stato trovato liquido infiammabile attorno alle auto andate a fuoco. Incerta la natura del rogo ma non si esclude la causa dolosa. Un altro incendio, questa volta di accertata natura dolosa, si era verificato due notti prima. A fuoco un pulmino di un centro per la riabilitazione dei disabili a Borgo Manfria. Il rogo ha interessato altri due furgoni, sempre di proprietà dell’associazione e utilizzati per il trasporto dei disabili, che sono rimasti anneriti dalle fiamme. Sono intervenuti i poliziotti del commissariato e i vigili del fuoco che dopo aver spento le fiamme hanno effettuato un sopralluogo. Da quest’ultimo è emersa la natura dolosa dell’incendio. I pompieri avrebbero infatti rinvenuto un bidoncino contenente liquido infiammabile.
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