Il Questore della provincia di Caltanissetta Pinuccia Albertina Agnello ha emesso 17 provvedimenti applicativi di misure di prevenzione nei confronti di persone che si sono rese responsabili di condotte illecite e antisociali. In particolare, sono stati ammoniti e invitati a tenere una condotta conforme alla legge un 29enne e un 47enne: il primo per atti persecutori nei confronti dell’ex fidanzata e il secondo per violenza domestica nei confronti della compagna.
Sei persone, non residenti nella provincia di Caltanissetta, gravati da pregiudizi di Polizia, sono stati rimpatriati con foglio di via obbligatorio con divieto di fare ritorno a Caltanissetta per un periodo di tre anni poiché, a vario titolo, sul nostro territorio si sono resi autori di reati contro il patrimonio (furto e rapina), di porto illegale di armi ed altro. Infine sono stati emessi nove provvedimenti di avviso orale, con invito a cambiare condotta, nei confronti di soggetti che si sono resi autori, a vario titolo, di reati contro la persona (maltrattamenti in famiglia e percosse), reati contro il patrimonio (furto, ricettazione e danneggiamento), per reati concernenti lo spaccio di sostanze stupefacenti e porto illegale di armi.
La stalking a Messina
Un giovane di 19 anni è stato arrestato dagli agenti del commissariato di Milazzo, che hanno eseguito un’ordinanza del Gip di Barcellona Pozzo di Gotto, con l’accusa di atti persecutori nei confronti della fidanzata minorenne. Aveva di fatto reso impossibile la vita alla ragazza.
Le minacce e la gelosia
Il giovane, con reiterate minacce e molestie determinate dall’ossessiva gelosia, compiva atti persecutori nei confronti della giovane, cagionandole grave e perdurante stato d’ansia, tanto da costringerla a cambiare le proprie abitudini di vita.
In particolare, attuava nei confronti della fidanzata atteggiamenti prevaricatori ed aggressivi, tali da impedirle di condurre una vita sociale consona alla sua età, vietandone anche la frequentazione con le amiche. Stazionava in più occasioni sotto l’abitazione della stessa per controllarne gli spostamenti e mandandole innumerevoli messaggi e chiamate a tutte le ore del giorno e della notte, nonostante i ripetuti inviti della vittima a farlo desistere dal suo atteggiamento persecutorio.
La denuncia e il provvedimento
Il provvedimento restrittivo trae origine dalla denuncia sporta dai genitori della minore, i quali accortisi del rapporto sentimentale malato tra l’odierno indagato e la propria figlia, si rivolgevano alle forze dell’ordine descrivendo i contorni della vicenda.
Le successive indagini svolte dagli Agenti della polizia di Stato del Commissariato di Milazzo, coordinate dalla Procura di Barcellona P.G., hanno delineato un contesto avvilente, di sottomissione della giovane alle insane volontà del fidanzato.
Dopo le formalità di rito, l’uomo è stato pertanto associato, in regime di custodia cautelare, presso la casa circondariale di Barcellona P.G. ove rimarrà a disposizione dell’A.G. procedente.
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